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Gli Highlights della Paris Men’s Fashion Week 2017

La settimana della moda maschile di Parigi è giunta al termine, quali sono le grandi tendenze per il prossimo autunno-inverno 2017/18?

Creatività. Thom Browne propone un uomo cartoon in bianco, nero e grigio, fatto di proporzioni volutamente disattese e accessori ai limiti della praticità. La collezione di Louis Vuitton è un inno alla moltitudine di stili che coesistono e si fondono nella città di New York. Il suo fulcro è un viaggio creativo verso un nuovo insieme.

Eleganza. L’ aura chic dell’uomo firmato Hermès e Dior Homme si riversa su maglioni dal collo aristocraticamente alto, giubotti stretti in vita o in pellicia, i pantaloni che ora optano per una linea morbida e dolcemente svasata, ora per un taglio più asciutto ed alla caviglia

L’uomo Valentino è raffinato ed elegante. Propone cappotti lunghi e caldi, ma anche modelli corti sopra il ginocchio, giacche di pelle in nero e marrone e bellissimi completi, classici ma con un tocco speciale. I cappellini con visiera in pelle e gli zainetti coordinati completano la collezione.

Casual. Givenchy ritrae un uomo moderno, elastico, lanciato fin da subito nel futuro con addosso scarpe da ginnastica. Maison Margiela segue le medesime orme con uno stile casual chic, con silhouette che si fanno o estremamente lunghe, come nel caso dei cappotti, o più corte, come nel caso delle maglie.

La collezione autunno inverno 2017-2018 di Balenciaga è molto particolare e interamente giocata sui volumi. Questi look trasmettono forza e determinazione, sensazioni che vengono rafforzate dall’alternarsi dei modelli tradizionali a uomini comuni.

 

Rossella Alfani

Credits Immagini: Vogue Runway

Louis Vuitton presenta la Serie 6

Anno nuovo, campagne nuove. E dopo Gucci, é di poche ore fa l’annuncio da parte di Louis Vuitton della Serie 6.

La maison francese sceglie di omaggiare Parigi attraverso una serie di scatti iconici, catturati dal genio di Bruce Weber ( per saperne di più non perdete i British Fashion Awards premiano Bruce Weber). Nicholas Ghesquière racconta cosí questa campagna:”“Parigi, l’anima di questa collezione, con il dualismo tra la rive-droite e la rive-gauche, viene nutrita dalle influenze artistiche. E’ a questa parigina, colta, intellettuale, originale e libera di spirito a cui io ho voluto rendere omaggio”.

La Serie 6 è ambientata sull’isola di Saint Louis, lungo la Senna, ed é qui che Weber immortala le muse di Vuitton, Michelle Williams, Jennifer Connelly, Adèle Exarchopoulos e Sasha Lane. Ad “accompagnarle”, oltre le iconiche borse di stagione , un gruppo di modelle vestiti degli impalpabili abiti della collezione vaga per la città, in un percorso che ripercorre che le tappe della storia letteraria e artistica della capitale piú eclettica d’Europa, come lo scatto davanti a Place Louis Aragon, luogo noto per essere stato il fulcro di importanti movimenti culturali del secolo scorso, come il Surrealismo e il Dadaismo.

In tutta questa arte, in questa storia, le creazioni di Vuitton ben si incastrano nell’architettura parigina, come fossero una naturale evoluzione: i dettagli preziosi richiamano dettagli antichi e ne mostrano di nuovi, gli abiti fluttuano e si muovono nella storia, e chi guarda ha l’impressione di essere parte della storia, che ancora non ha finito di essere scritta.

https://youtu.be/uKzlynfMEkw

Cristina Izzo

Credits Immagini: WWD

Credits Video: Louis Vuitton Youtube Official

Victoria’s Secret Fashion Show 2016

Poche storie: lo show di Victoria’s Secret di (quasi) fine anno è tra gli eventi più attesi della stagione. Dopo un’incursione a Londra due anni fa, lo show sbarca di nuovo in Europa, nella Ville Lumiere.

Come sempre, lo show ha visto alcune tra le modelle più belle del mondo sfilare in preziosa lingerie su una passerella scintillante; si sa, gli “Angeli” hanno sempre catturato l’attenzione, ma la moda ha un modo tutto suo di prendersi in giro. 24 ore prima dello spettacolo, è stato presentato il nuovo Calendario Pirelli 2017 ( per saperne di più non perdete The Cal 2017 – Peter Lindbergh riveste le donne della dimensione più umana). The Cal è stato realizzato dal celebre fotografo Peter Lindbergh, il quale ha voluto sottolineare che la perfezione non esiste: ““Come artista sento la responsabilità di liberare le donne dall’idea di eterna giovinezza e perfezione. L’ideale della bellezza perfetta promossa dalla società è un obiettivo irraggiungibile”.

Paradossale è, che 24 ore dopo, il noto marchio di lingerie presenti donne bellissime, sottoposte a diete impossibili e ore di palestra interminabili, dal volto un pò emaciato e poco sorridenti. Chi non ricorda la bellezza  florida di Gigi e Bella Hadid?

Modelle a parte, è stato uno show nello show: le performance di Lady Gaga, The Weeknd e Bruno Mars hanno divertito gli spettatori, presentando le loro ultime hit, ballando e facendo ballare. Perchè è questo lo show di Victoria’s Secret: non una vera passerella, ma uno spettacolo di suoni e colori ad alto tasso di seduzione.

Lo show verrà mandato in onda dalla CBS il prossimo 5 Dicembre, ma intanto gli Angeli danno appuntamento per l’anno prossimo.

https://www.youtube.com/watch?v=0uDYFqZSo1M

Cristina Izzo

Credits Immagini: Harper’s Bazaar UK

Credits Video: Victoria’s Secret Official Youtube Channel

L’Oréal Paris apre la sua prima boutique a Parigi

Aria di novità e glamour al 62 rue de Caumartin, Paris: ha aperto il primo store L’Oreal Paris. Il noto brand, leader nel settore della cosmesi, è sponsor ufficiale della Paris Fashion Week, e ha scelto proprio la settimana della moda parigina per questo grande evento.

Questo flagship store conterrà tutto il mondo L’Oréal make-up: 600 prodotti, tra cui 150 prodotti in limited edition per l’esclusiva boutique dove si potranno indossare nuovi look, scoprire gli ultimi trend e le collezioni rinnovate ogni mese da Karim Rahman, International Makeup Designer L’Oréal Paris.

Sarà il luogo dove poter esprimere la nostra eccezionale passione per il make-up attraverso look esclusivi, bellissime collezioni one shot che si ispirano al glamour di Parigi e scoprire interessanti e multimediali servizi beauty. Un creative incubator dove vivere un’esperienza beauty unica e incontrare gli influencer L’Oréal Paris: una vera fonte di inspirazione al mondo della bellezza!”, con queste parole Cyril Chapuy, Global President L’Oréal Paris, racconta questa nuova avventura.

 All’apertura della boutique, ha preso parte Barbara Palvin, volto noto della maison,e protagonista di molte campagne. La modella ha inoltre partecipato ad una sessione di make-up. Ma per lei, niente broncio alla francese.

Cristina Izzo

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

PFW – Gli highlights del day 6

Demna Gvasalia ha presentato la sua collezione primavera/estate 2017 per Balenciaga in occasione della Paris Fashion Week. Si evidenzia chiaramente il rapporto tra moda e feticismo, che Gvasalia ha esplorato attraverso l’utilizzo di Spandex, latex, pelle e gomma. A sfilare sono pantaloni-stivali, giacche dalle spalle larghe con gonne che tendono a trasformarsi in un grembiule. Una collezione a dir poco innovativa.

Nina Ricci si ispira ai tramonti di Bogotà, portando in passerella una palette cromatica, che si espande tra il viola e oro, come in un tramonto. Una collezione che però punta a capi più della mezza stagione che propriamente estivi.

Segue il catwalk di Céline, che si sbizzarisce con blazer e cotas dal tocco elegante. A completare lo charme, i pantaloni a vita alta, molto leggeri e geometrici e gli abiti lunghi fluidi e semplici.

Roland Mouret punta su uno stile geometrico. I lunghi abiti, le longuette, i top svasati sui fianchi e i blazer seguono linee definite e schematiche. Le sfumature cromatiche del blu e del rosso caratterizzano la collezione.

Poesia, avventura e sensualità. Questi i temi della collezione di John Galliano per la prossima stagione calda. Una donna elegante e sicura pronta ad indossare trasparenze e spacchi notevoli, ma mai volgari.

Credits Immagini: Vogue Runway

PFW – the new era

La Paris Fashion Week ha invertito la rotta, e quello che nei primissimi giorni era solo una sensazione, è diventata certezza: è tempo di guardare al futuro, è tempo di lasciare andare il passato. Rispettarlo, onorarlo, ma lasciarlo andare. Molti nomi vecchi sono diventati nomi nuovi per molti brand, molti sodalizi si sono sciolti e altri si sono formati.

E tutto questo cambiamento ha portato nuove prospettive per il futuro. Non ci sono confini ma ci sono contrasti, all’interno dei quali non si perde una certe verve romantica.

Maschile e femminile si fondono e confondono, tra pantaloni slim con camicie over e si alternano a gonne gipsy e lunghi abiti plissè, bustier con pantaloni da smoking, e le camicie maschili con shorts e lunghe vestaglie (Haider Ackermann), piccole giacche pulite con maniche di broccato, una maglia in seta georgette, abiti hulking con scollature e abiti stampati, indossati sia da uomini sia da donne (Andreas Kronthaler for Vivienne Westwood).

Si va ben oltre il mix and match, senza propendere verso un determinato stile qui tutto si mischia all’interno di patchwork di tessuti diversi, giacche e giacconi in denim dagli orli sfrangiati, jeans used, maxi tshirt indossati come abiti, tute che ricordano poncho e salopette d’ispirazione workwear, il tutto abbinato a maxi borse in pelle e camoscio, mocassini tempestati di jais e scarpe con tacco scultura (Acne Studios).

Lo sportswear incontra il nightwear: tessuti luminescenti illuminano le notti con attillati pantaloni abbinati a top fascianti dal mood sportivo, felpe e gonne sopra il ginocchio, corpetti con incroci di di linee che sottolineano le forme femminili (Mugler). Ma il nightwear si colora anche di stelle cuciti su svolazzante tulle che si muovono sopra body, mini abiti e scintillanti tute dal vago sapore western (Elie Saab).

Si percepisce un glamour diverso, che va al di là dell’estetica e delle tendenze. E’ l’inizio di una nuova era?

 

 

Cristina Izzo

Credits Immagini: Vogue UK

PFW – La semplicità in passerella

Per la primavera/estate 2017 a Parigi regna la semplicità.

La Maison Chloé sceglie di fatti una linea razionale e pulita, che richiama vagamente lo stile marinaio. Continua la tendenza anni ’70 con pantaloni ampi e camicie comode vengono abbinati a mini pochette e scarpe asimmetriche.

Fiori anche per Isabel Marant, che arricchiscono abiti dal fondo scuro, completati da cinture che segnano il punto vita, al fine di rendere la collezione molto seducente.

Paco Rabanne si muove seguendo un fil rouge che oscilla tra over e slim.
Top, jumpsuit, abiti sportivi, gonne in metal si alternano a pizzi sensuali e sottovesti chandelier, tutto orientato su un bianco ottico.

Stile etnico per la donna di Alexis Mabille, che orgogliosa sfoggia i suoi abiti gialli accecanti, rossi passionali e bianchi spumeggianti.

Decorazioni più preziose e sensuali per Balmain, che rende la sua linea femminile ed elegante, ricca di abiti sontuosi e scarpe dal tacco vertiginoso.

Ed è subito rock con Emanuel Ungaro. Lo stilista disegna una linea di abiti adatti ad una donna decisa e accattivante. Predomina i colori neutri che si riversano in mini dress, giacche di pelle, shorts e stivali borchiati.

Loewe porta in scena una delle collezioni più originali fatta di abiti grezzi e orli sfrangiati.
A completare la linea, gli accessori esuberanti: dagli stivaletti vittoriani a quelli che riprendono la punta di un mocassino, fino alle borse grandi e piccole.

Credits Immagini: Vogue Runway

L’Arche de Noé racontée par Van Cleef & Arpels

La Maison di Haute Joaillerie Van Cleef & Arpels celebra il mondo animale.

Da sempre ispirata alla natura, in tutta la sua ricchezza e varietà, la collezione vede protagonista una fauna che giunge da ogni continente, sfilando lungo l’itinerario della collezione L’Arche de Noé racontée par Van Cleef & Arpels.

Obiettivo della Maison è esprimere a pieno, attraverso più di sessanta coppie, i valori dell’amore e dell’affetto che caratterizzano questa nuova linea di gioielli.

A bordo di una nave maestosa, approdiamo in un mondo mistico abitato da creature fantastiche che si tramutano in tradizionali spille che risplendono di diamanti e zaffiri colorati.

Per rappresentare L’Arche de Noé racontée, Van Cleef & Arples sceglie lo scenografo americano Robert Wilson, a cui viene affidato il concept e il design dell’intera collezione.

La mostra sarà disponibile dal 3 al 26 settembre presso l’Hotel d’Évreux a Parigi.

 

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

ANDAM Fashion Awards 2016: vincono Wanda Nylon, Atlein e Tomasini Paris

La giuria della 27esima edizione del prestigioso concorso Andam Fashion Awards, fondato nel 1989 da Nathalie Dufour e che ogni anno cerca di individuare gli emergenti e talentuosi designers del futuro all’nterno della scena parigina, ha decretato venerdì scorso i tre vincitori.

Ecco i loro nomi e tutto quello che dovete sapere su questi tre giovani stilisti: Johanna Senyk e il suo brand Wanda Nylon, vincitrici del “Grand Prix”. Fondata nel 2012, Wanda Nylon, con un passato da fashion editor di giornali alternativi e casting director, ha poi collaborato con Printemps e La Redouteè.

Con la vittoria del Grand Prix dell’Andam Fashion Award, oltre a un premio di 250 mila euro, la stilista si è aggiudicata il tutoring per due anni di Geoffroy de la Bourdonnaye, Presidente di Chloé e 10mila euro in cristalli Swarovski per le sue collezioni.

L’Andam ha premiato anche Atlein con il premio “Premières collections”. Antonin Tron ha debuttato con il suo brand nel marzo 2016 dopo aver terminato gli studi alla Royal Academy of Fine Arts di Anversa e aver lavorato per nomi importanti come Louis Vuitton, Givenchy e Balenciaga. Il leitmotiv delle sue collezioni è il jersey. Con questa vittoria si aggiudica il mentoring esclusivo di Galeries Lafayette, una grande occasione per dare visibilità alle sue future collezioni.

Il premio “Accessoires de mode” va, invece, a Tomasini Paris, che si è aggiudicato la vittoria grazie alle sue borse di pelle, fusione di due culture diverse: quella italiana e francese. Sono creazioni made in Italy, realizzate in Abruzzo ma dal taglio inconfondibilmente parigino. Emmanuel Tomasini, dopo gli studi in economia e una specializzazione in Luxury Marketing, si è occupato di comunicazione nel settore moda e da lì ha poi fondato il suo brand nel gennaio del 2015. A lui vanno, con la vittoria nella sezione Accessori, 40mila euro e il mentoring di Longchamp.

Non fatevi sfuggire questi tre nomi, loro sono il futuro della moda e presto ne sentiremo di nuovo parlare.

 

Credits Immagini: Vogue IT, Fashionunited IT, Wonderlandmagazine

Paris Haute Couture: Maison Margela, Valentino, Viktor&Rolf, Jean-Paul Gautier

La Paris Haute Couture ci incanta come ogni anno, tantissime le proposte e i nuovi Trends. Colori caldi e molto forti, stili passati che vedono reinterpretazioni nuove e nuove tecniche. Il passato si mescola alle novità del presente.

Splendida la sfilata per Maison Margiela disegnata da John Galliano. Il designer mescola frammenti di Urban Streetwear con riferimenti ad alcuni momenti della Rivoluzione Francese, tra cui il cappotto militare e il cappello tricorno, indossato in un angolo sbarazzino, che potrebbe essere stato trafugato proprio dal guardaroba di Napoleone. Vi è un mix tra la storia francese e la realtà odierna della strada di Parigi. La Maison ha voluto esaltare il patriottismo della nazione francese attraverso una rivisitazione di periodi storici significanti nella storia di Francia.

Valentino Haute Couture ci riporta nell’atmosfera Elisabettiana. In occasione dell 400° anniversario di Shakespeare, la Maison si ispira all’atmosfera rinascimentale di Romeo e Giulietta, il Mercante di Venezia e così via. Romanticismo e eleganza di altri tempi. La passerella ha visto sfilare i personaggi dei romanzi di Shakespeare: principesse con corpetti, sacerdoti con maniche a sbuffo, e abiti di ispirazione clericale disegnati perfettamente da Pierpaolo Piccioli e Maria Grazia Chiuri. La maestosità e la bellezza degli abiti è assolutamente incredibile. Classe, eleganza, raffinatezza sono i punti cardini della collezione, il ritorno ad un epoca passata con un tocco di modernità odierna.

Viktor&Rolf portano in passerella un ventata di vecchio e nuovo: vecchie tecniche e nuovi materiali, nuovo designer, vecchie sagome e nuove interpretazioni. Oggi il brand trasformano le loro vecchie collezioni in abiti nuovi e drammatici. I grandi cilindri completano i look delle modelle in passerella, con i loro colori sgargianti e i tulle che caratterizzano i capi della collezione.

Jean Paul Gautier con la sua nuova collezione ci porta in boschi incantati. Una configurazione insolita per lo stilista, è più probabile evocare i fantasmi nel leggendario nightclub di Parigi “Le Palace”. I colori predominanti sono il marrone e il verde, con qualche sprazzo di arancione su gilet di pelliccia di volpe e un grosso cappotto in maglia cardigan. Anche gli accessori non sono passati inosservato in passerella, come lo zaino gigante avvolto in pizzo e accentato con pelle di volpe.

Credits Immagini: nowfashion.com

Paris Haute Couture 2016: Vauthier, Armani Privé, Mabille e Aouadi

Alexandre Vauthier e il suo “military haute couture”. La fantasia militare è, infatti, il leitmotiv dell’intera collezione, dal verde alle sfumature del marrone alternate al bianco e nero. La donna di Vauthier è una donna carismatica e i capi da lui disegnati hanno sicuramente un taglio deciso, dai pantaloni abbinati alle camicie un po’ abbondanti e legate in vita da lunghe cinture forate, a larghe fasce in tessuto annodate che risaltano i minidress in piume, per poi arrivare ai longdress avvolgenti e dai profondi spacchi laterali. Accostamenti forti ma di grande effetto.

Armani Privé, al contrario, con il suo inconfondibile stile propone una donna più classica e sofisticata, preferendo le nuances del ghiaccio, argento, celeste alternate al bianco e nero. Soprabiti dalle linee spigolose, pantaloni morbidi e avvolgenti, e la cura dei dettagli e degli accessori come gli occhiali da sole tondi e gli orecchini pendenti, conferiscono quell’atmosfera eterea all’intera collezione. Particolare attenzione anche nella scelta delle fantasie, dal pois al tartan e al pied de poul, sempre nei toni del bianco e nero e di dimensioni rivisitate.

Dai toni del celeste per poi spostarsi a cromie più pastello come il giallo, il rosa antico e lilla, parte Alexis Mabille, che gioca con i contrasti, proponendo i suoi longdress avvolti in vita da una simil giacca di taglio maschile. Una mescolanza di generi proposta per l’Haute couture, quasi volta a sdoganare quella che è la classica idea di abito da sera. I tessuti lucidi danno risalto alle forme decise degli abiti, alcuni accompagnati da voilè e tulle nei punti vita e al di sopra del décolleté o, ancora, con delle piccole mantelle pensate come dei mini strascichi che insieme ai corpetti finemente ricamati danno risalto alla silhouette.

Aouadi, al contrario, fa della sua collezione una sintesi tra l’Oriente e l’Occidente utilizzando i paesaggi di Douanier Rouseau rivistati grazie all’effetto di kaleidoscopi. Le linee degli abiti sono estremamente avvolgenti con giustapposizioni di ricami classici  e orientaleggianti ai diversi materiali più moderni che accentuano il contrasto: colori decisi come il verde, il rosso e il blu metallico che ricordano un po’ l’effetto 3D, grazie anche all’uso di tessuti come la seta e il satin. Interessante anche la sua prima collaborazione per quanto riguarda le calzature con Francesco Russo, che ha proposto un modello di sandalo da sposa, arricchito da una suola in pelle bianca e applicazioni di perline, da indossare con dei gambaletti bianchi.

 

Immagini: Vogue.uk

La natura urbana di Ralph & Russo Haute Couture

E’ probabilmente tra i brand più attesi durante la settimana dell’Haute Couture parigina, ma nessuno regala emozioni come Ralph & Russo.

Il brand formato dal duo britannico Tamara Ralph e Michael Russo emula e celebra la perfezione della natura, la bellezza del suo caos e la sua magia intrinseca. Sulla collezione aleggia un mix di romanticismo e misticismo, esepresso fa cascate di fiori che ricoprono gli abiti, farfalle tagliate al laser che sembrano vere, tulle che ricorda la rugiada.

La silhouette è morbida e ben delineata, rai drappeggiati e organza la ricoprono con grazia e danno una certa idea di movimento, quasi la donna fosse una musa che si muove in un bosco, in questo caso molto urbano. Seta ricamata e dipinta a mano ricoprono gli abiti lunghi, e i fiori ricamati portano alla memoria li arazzi italiani del 19 ° secolo che si trovano nella Villa Necchi Campiglio. Abitini corti hanno gonne frou frou che sono un piacere alla vista.

Cappelli oversize e dal mood altero accompagnano gli smoking ultra femminili, con trecce e frange che catturano lo sguardo; le giacche sartoriali vanno d’accordo con giacche bomber in raso adornato da pompon tagliati a mano in visone pompon.

La palette cromatica riflette i colori più vivi, puri e attraenti della natura: dal bianco ghiaccio immacolato del cachemire, ai colpi di luce di bronzo, argento e oro, cangianti alla luce che cambia.

E’ una collezione sensoriale questa Haute Couture AW di Ralph & Russo, dove vista, tatto e udito, quello dei preziosi tessuti che scivolano con grazia sulla passerella, si uniscono in una celebrazione della più potente delle forze. Un pò di natura in un mondo così urban: forse, non è più un’utopia.

 

 

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

Faca à Face: Bocca Moon – Hello Sun

Quando la femminilità si trasforma in Accessorio si chiama Face à Face.  L’ispirazione del design e il gioco del colore sono l’essenza di Face à FaceOggetto d’espressione e non soltanto un lusso, gli occhiali Face à Face offrono una ricerca grafica unica.

Le creazioni di Face à Face giocano sulla dualità di materiali, contrasti e colori. L’audacia e la sofisticatezza delle linee sono valorizzate da un utilizzo del colore unico nel suo genere.
Volutamente, da Face à Face il colore non è mai monocromatico ma sempre alternato a un chiaroscuro, una sfumatura, un accostamento, un contrasto…
La gamma di colori è infinitamente sottile grazie alle molteplici possibilità di
rivestimento, taglio, sovrapposizione e combinazione offerte dall’acetato. Bocca by FACE à FACE nasce da una sfida creativa: scolpire una montatura ispirata a un’icona dell’arte contemporanea, le labbra voluttuose del divano Mae West di Dali.
 
Nata come capsule collection, Bocca è oggi un marchio a sé stante acclamato in tutto il mondo per la sua femminilità e lo spirito irresistibile.
Credits Immagini: Courtesy of Press Office

Come vivere a Parigi in stile “Parisienne”

Intrigante, affascinante, emozionante, la ville Lumière è stata fonte d’ispirazione dei più grandi poeti, scrittori, artisti di ogni epoca. Quando approdiamo a Parigi, diventiamo inevitabilmente protagonisti di una favola o di una una fotografia di Robert Doisneau, ma noi veterani del luogo cessiamo di essere turisti e si trasformiamo in parigini doc.

Mangiamo croissant e pain au chocolat, sorseggiamo calici di champagne, passeggiamo lungo la rive gauche, ci immergiamo del tutto nell’atmosfera che rende la capitale francese una delle mete turistiche più apprezzate nel mondo.

Ma cosa fa una parigina? Quali posti frequenta? Come si veste?

Il look made in Paris non è particolarmente difficile da imitare, la parigina gioca e si diverte con la moda.

Evita i coordinati, non è appariscente, ama la qualità e soprattutto s’ispira ad idoli poco conosciuti; dunque, l’arma vincente per essere una di loro è decontestualizzare!

Aggiungete dettagli “assurdi” ad un look sobrio e cercate di trasformare gli errori di stile in un tocco di classe..c’est facile!

Ricordate: non tutti i parigini trascorrono il loro tempo da Dior, Chanel, Vuitton ed Hermès, la maggior parte di loro è alla continua ricerca di piccole ed originali boutique.

Da visitare:

-Au petit Matelot

-Maje

-Soeur

Per essere una parigina perfetta, bisogna tener bene a mente che la moda non è tutto (o forse si!). Lo stile è la cosa più importante, vivere la città in modo personalizzato e verace.

Frequentare vecchie librerie, vagare per i quartieri in cerca di differenti culture, visitare musei (a Parigi di certo non mancano) sono solo alcune delle cose che rendono una parigina davvero parigina. Così come per le boutique, l’essenziale è andare alla scoperta di posti nuovi e disparati.

Da visitare:

-Il Museo Marmottan

-La libreria Galignani

-La sala da tè della moschea di Parigi

Dopo una giornata frenetica, non resta che fare una pausa, magari mangiando o sorseggiando qualcosa. Dal classico bistrot ai restaurants più rinomati, Parigi è piena di café e locali adatti anche per la colazione e l’aperitivo.

Da visitare:

-Cafè de Flore

-Au pied de fouet

-Le loire dans la théière

Se non siete del tutto esausti e avete ancora voglia di divertirti, fate un salto al Caveau de la Huchette, quello che nel XVI secolo era un rifugio segreto, oggi è un jazz club che vi farà scatenare e ballare per tutta la notte.

Che altro dire? Bon voyage à Paris!!!

 

Credits Immagini: France, Dream Time

PFW – il fascino e l’eleganza di Christian Dior

Fascino, eleganza e charme.

Queste le caratteristiche della collezione firmata Christian Dior per l’autunno inverno 2016-2017, in occasione della Paris Fashion Week. Modello di punta indossato da Kendall Jenner, un mini dress-coat con risvolto sul collo in pelliccia, indubbiamente fine e ben valorizzato.

Storia e modernità s’incontrano e diventano un tutt’uno, dando vita a stivaletti stringati e decolleté simili alle francesine. Total black e colori neutri si riversano su numerosi cappotti e completi.

Nonostante l’assenza di Raf Simons, Serge Ruffieux e Lucie Meier hanno dimostrato di essere all’altezza del compito, dando vita ad una collezione da lasciare l’intero pubblico senza fiato.

https://www.youtube.com/watch?v=UkZvJ3QgZEg

Credits Immagini&Video: Courtesy of Press Office

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