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Diktat dalle passerelle di New York: combattere il freddo a colpi di eleganza

E’ entrata in scena ufficialmente l’eleganza sulle passerelle della fredda, freddissima New York.

Dopo gli inconvenienti dovuti alla neve negli scorsi giorni, pare che le sfilate abbiano ripreso il loro corso senza intoppi, scaldando i cuori di tutti con proposte eleganti e raffinate.

Scevra di eccessi, e coerente col proprio stile, Pamela Roland ha fatto sfilare una collezione dedicata una donna che non voglia mai perdere charm, eleganza e sobrietà, nel quotidiano, come nelle grandi occasioni. Protagonisti sono stati abiti lunghi e fascianti, cappotti fino ad arrivare, a terra, stivali altissimi, pantaloni ampi, e scolli a barca. Colori dominanti sono stai il nero, il burgundy, i tubini, e gli scolli irregolari che giocano con le geometrie.

Rigore ed eleganza anche da Jason Wu, e Prabal Gurung, nonostante al monocolore, di nero, grigio e ocra, abbiano alternato, il primo stampe floreali, e, perfino, un po’ di rosso, il secondo di giallo. Mix di eleganza e grounge, invece, da Altuzarra, dove ai completi bon ton sono abbinate le borchie. Ovunque, sui cappotti, come sugli stivali, sulle giacche e sugli abiti, per dare quel tocco di noir anche ai capi formali.

In controtendenza Victoria Beckham ha fatto sfilare una donna elegante, si, ma un po’ androgina, con completi dal taglio maschile e ampi cappotti, prediligendo il nero e l’arancio, come il collega Christian Siriano, che ha aggiunto anche un tocco di rosa. Jeremy Scott riconferma il proprio show come il più colorato, spumeggiante ed eclettico, giocando con un un mix di sacro e profano legato alle immagini di Gesù, Marilyn Monroe, ed Elvis Presley, assunti a divinità. In un tripudio di colori, si sono alternate stampe animalier, piume e boa, confermando la sua passione per la pop art. Colore, arancio in particolare, per gli sporty look di Lacoste dove i modelli sembravano pronti per partire per la montagna e combattere il freddo.

Ma le sfilate non sono ancora terminate, quindi non ci resta che aspettare, per stilare, finalmente, un definitivo bilancio.

 

Elisa Ricci

Credits Immagini: Marieclaire IT

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