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Tornare in forma dopo le vacanze: come riprendere la linea senza soffrire

La prossima settimana, per molte di noi rappresenterà il turning point tra le vacanze e l’effettiva ripresa dell’attività lavorativa, e, quello che ci resterà, non sarà solo un bel ricordo accompagnato da un filo di nostalgia…

Infatti, si sa, durante le ferie siamo tutte più rilassate, e la tendenza è quella di abbandonarsi ai piaceri della tavola, a qualche bevuta di troppo e al relax totale, che di solito include una sospensione temporanea della palestra.

Il risultato, quindi, può essere quello di ritrovarsi, una volta rientrate, un po’ appesantite. Ma, poiché la durata delle ferie di solito è breve, anche gli eventuali danni, se così possiamo chiamarli, che ne derivano, saranno di piccola natura.

Allora, ecco tre semplici consigli da seguire per rimettersi in forma dopo le vacanze.

Per prima cosa c ‘è da ricordare che la base sta in una buona alimentazione: varia, moderata e completa.

Prediligete il consumo di cereali integrali, carni bianche, verdure crude, evitate i cibi lievitati e limitate il consumo di olio a due cucchiai al giorno. No ai fuori pasto, l’essere impegnate al lavoro aiuterà a non pensarci, si invece a qualche piccolo spuntino spezzafame, a base di frutta o yogurt magro.

Il secondo memento da non dimenticare riguarda le bevande: tenete sempre idratato il vostro organismo, questo vi aiuterà a depurarvi eliminando scorie e tossine.

Un ottimo aiuto può essere fornito anche da tisane drenanti, ad esempio quella al finocchio. Vietatissimi invece alcolici e bevande gassate.

Il terzo suggerimento da seguire, ma non ultimo per importanza, è quello di praticare, sempre e comunque, attività fisica.

L’ideale sarebbe andare in palestra, o in piscina, almeno tre volte alla settimana, ma anche una quotidiana camminata di almeno 30 minuti può essere sufficiente.

Quindi, ai mezzi pubblici o all’uso dell’auto, potreste prediligere l’andare a piedi, ottimizzando il tempo e traendone benefici.

Questa tripletta di consigli, se seguiti quotidianamente, potrebbe aiutarvi a riprendere la vostra routine dopo l’estate con un corpo a prova di postumi da vacanza.

 

Credits Immagini: Dietaok IT

Jardin Essentiel è la nuova edizione di Parkdesign 2016

Il prossimo 14 luglio sarà inaugurata a Bruxelles l’edizione 2016 di Parckdesign.

Si tratta di un evento biennale, ideato da Bruxelles Environnement nel 2006 al fine di migliorare e stimolare la partecipazione sociale e ambientale dei cittadini, oltre che per progettare nuovi modelli di spazi verdi nel contesto urbano.

I curatori dell’edizione 2016, Gilly Karjevsky, Alexander Roemer e Judith Wielander, hanno costruito il progetto attorno al seguente quesito: «In che modo oggi l’attività umana è connessa con la natura?»

Jardin Essentiel (Giardino Essenziale) è il titolo dello spazio progettato da Rudy Luijters, artista olandese residente a Bruxelles. Un giardino di piante aromatiche e medicinali che occupa una sezione del parco situato in Square Lainé e coltivato qualche mese prima dell’inau­gurazione di Parckdesign2016.

Situato nel comune di Forest a Bruxelles, questo magnifico parco del XIX se­colo sarà l’epicentro di un vasto programma di attività che coinvolgeranno gli abitanti del quar­tiere e svariate associazioni sociali e culturali.

Sul livello del Plateau du Midi, al di sopra del giardino, i padiglioni/la­boratori progettati dagli architetti Pioven e Fabi (Milano/Bruxelles) e dallo studio di design mul­tidisciplinare The Decorators (Londra) costitui­ranno l’epicentro del festival, dove si svolgeran­no numerosi momenti di incontro sulle pratiche scientifiche e culturali di erbe e piante.

In tal senso, la questione del rapporto tra cul­tura e natura echeggerà in tutta Bruxelles: cos’è essenziale nella vita urbana contemporanea? Cosa vogliamo fare dei nostri parchi?

 

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

Estate 2016: come rimettersi in forma per la prova costume

Una delle riflessioni, per non dire ossessioni, più comuni di questo periodo, è dedicata, indistintamente da maschi e femmine, a come rimettersi in forma in tempo da record per la prova costume.

Sicuramente, i suggerimenti che leggete di seguito, sono dedicati a chi ha giusto qualche chilo, e che siano davvero pochi, da smaltire in vista dell’estate, perché, in caso contrario, i consigli da seguire dovrebbero essere quelli di un medico o di un dietista.

Le strade da percorrere per dimagrire, sgonfiare e allo stesso tempo non perdere tonicità, sono due, e non sono parallele: alimentazione controllata, ma sana, e attività fisica mirata.

Può sembrare un discorso ovvio, ma è l’unico efficace, perché i massaggi, le creme, i trattamenti snellenti, i fanghi (se ne trovano di ottima qualità anche a prezzi accessibili), sono ottimi alleati, ma da soli non sono fanno granché.

Se il tempo a disposizione è poco, uno dei regimi alimentari più funzionali è quello iperproteico, associato allo scarico da carboidrati: sgonfia velocemente la pancia, asciuga il fisico, riduce la ritenzione idrica… Ma attenzione, può essere seguito per poco tempo, poi comincia a risultare dannoso per il fisico.

I risultati sono evidenti fin dai primi giorni, e, se associato ad un’attività fisica costante, può risultare un efficace rimedio dell’ultimo minuto.

Inoltre, è da non dimenticare mai la regola di bere almeno due litri d’acqua al giorno, e consumare quotidianamente frutta e verdura.

Infine, nell’epoca delle palestre pret a porter, anche per chi ha poco tempo, è possibile non trascurare un po’ di esercizio quotidiano, seguendo fitness trainer online, che oggi sono reperibili a portata di click.

Quindi, se siete indecise su come sistemare la vostra silhouette, ricordate che tutto è possibile e facile da realizzare, l’unico ostacolo potrebbe essere la mancanza di buona volontà.

 

Credits Immagini: Guam IT, Poposugar, Animacontadina.com, Napolideal.it

L’art therapy secondo DaWanda: lo psicologo è handmade

DaWanda è il mercato europeo dei materiali creativi e dei prodotti fatti a mano, che vengono realizzati da designer e artigiani provenienti tutto il mondo, una sorta di melting pot della creatività semplice, realizzata partendo dalle piccole cose, dal riciclo, da attività antiche, come lavorare all’uncinetto.

Ultimamente spopolano i prodotti per Art Therapy, l’arte di colorare come tecnica di rilassamento, disegni antistress per combattere l’ansia e tenere a bada le preoccupazioni, o articoli di design e arredamento, come la carta da pareti realizzata in stile coloring book.

Inoltre, in ambito di hand-made, e fai da te in generale, si afferma sempre più la tendenza a scegliere attività manuali come antistress.

Se l’arte di colorare, si rivela prodigiosa contro l’ansia, ad essa, si affiancano altre attività come il knitting, il ricamo, il cucito.

Recenti studi dimostrano che in mezz’ora di lavoro a maglia, ad esempio, sono bruciate circa 55 calorie.

In generale il lavoro manuale per molte persone rappresenta un ottimo antidepressivo, un buon rimedio per alleviare il dolore fisico e allenare la concentrazione.

DaWanda, al fine di conciliare il piacere del do-it-yourself con le tendenze del momento, propone una serie di tutorial per realizzare gioielli boho, arredare una casa minimal, fare patchwork, origami, dedicarsi al riciclo creativo e all’urban jungle.

 

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

#Recoveryis – Project Heal contro i disturbi alimentari

Cosa rende una donna bella? Unica? La sua altezza, i vestiti che indossa, la taglia di seno, i centimetri nel giro vita, i suoi colori? Il bello di essere donna è che ognuna di noi ha le sue caratteristiche, i suo i punti forti e poi c’è quel quid, quel qualcosa in più che salta subito agli occhi e che rende ogni donna unica, speciale. Ma se fosse facile vedere quel quid …

Non tutte le donne riescono a piacersi, trovano più facile cercare di emulare o raggiungere canoni estetici proposti e/o imposti, ed è facile in delle trappole, come i disturbi alimentari. Obesità, bulimia, anoressia, disturbo da alimentazione incontrollata, sono tutte facce di una stessa medaglia: un disagio, un malessere interiore, il credere di non essere abbastanza belle o di non esserlo perchè non si rispetta un determinato canone estetico, tutto questo porta ad avere un rapporto malsano col cibo.

E Project Heal scende in campo. Grazie ad hashtag che sono diventati popolarissimi, come #Whatmakeyoubeautiful o #Recoveryis, questa ong (nata nel 2008) raccoglie fondi per tutti quelli soffrono di disturbi alimentati ma non possono pagarsi le cure. E proprio l’hashtag #Recoveryis è la nuova campagna della ong che lancia un messaggio forte e chiaro: guarire è possibile. C’è speranza. Non bisogna mollare.

Ma come si può guarire? La Ong lo spiega così: ” La forza motrice che ci spinge ad essere attivamente coinvolti e consapevoli dei disturbi alimentari è la nostra fiducia finale nel processo di guarigione e il nostro valore fondamentale che chiunque può un giorno essere libera del tormento di un disturbo alimentare. Perché? Semplicemente perché molti di noi ne sono la prova vivente, ed è che la fiducia in sé che è l’idea forte, potente, che ci spinge a fare quello che facciamo“.

La campagna è stata interpretata da molti che hanno scelto di aderire e di dire cosa è per loro la guarigione. La bellezza non è essere tutti uguali, ma l’esatto contrario, perchè è l’unicità a rendere belli, o come dice una delle fondatrici di Project Heal, Liana Rosenmann, la bellezza non si può etichettare. Be yourself.

 

Credits Immagini: Official Website Project Heal

Art Therapy – quando il colore distende l’anima

Da qualche anno a questa parte, e soprattutto negli ultimi mesi, una nuova forma di distensione “mentale” ha cominciato a diffondersi: il colorare. Quell’attività che eravamo soliti fare da bambini, che pian piano durante la fase di crescita la maggior parte degli esseri umani smette di praticare, tranne in rari casi, è la tendenza di cui tutti sembrano non poter fare a meno.

In un mondo sempre troppo di corsa, pieno di immagini, frenesia, dove lo stare fermi è sinonimo di debolezza, il corpo e soprattutto la mente umana ricordano ogni tanto che è necessario fermarsi, è necessario rallentare. C’è chi pratica sport, chi yoga, chi altre forme di meditazione, io invece ho provato a colorare.

E’ vero che il colorare aiuta a staccare la spina: il semplice movimento del pennarello o della matita sul foglio permettono di distaccarsi lentamente ma gradualmente dai pensieri frenetici, permettono al cervello di entrare in pausa ma in maniera progressiva.

L’accostamento dei colori, lo scegliere quali colori impiegare, l’attenzione ai bordi da rispettare o scegliere di non considerarli e darsi delle regole proprie ( o non averne affatto), favoriscono lo stimolo di nuovo idee

Seguendo il consiglio degli esperti, ho provato tutti i giorni a colorare per 10/20 minuti in silenzio o con musica di sottofondo, anche se non proprio prima di andare a letto come invece si consiglia: se all’inizio la musica era per lo più con ritmi incalzanti, successivamente è diventata più melodiosa e distensiva; i gesti della mano nel colorare, prima goffi dopo anni di non esercizio, hanno acquisito scioltezza, e con essa è arrivata la calma.

Colorando un semplice fiore, mano a mano sono tornati a galla ricordi di infanzia, idee per un nuovo articolo, una mente più fresca e dinamica pronta a ributtarsi nel caos quotidiano ma con nuovo vigore.

Esistono molte tipologie di libri in merito (all’estero si formano club di Colouring Book dove la gente colora, conosce nuove persone e si crea un circolo di idee nuovo, molte le pagine su Facebook), pieni di mandala, noti per le loro capacità distensive, ma anche fiori, creature mitologiche, motivi etnici e medievali, scorci del Giappone e della sua cultura, gatti, art decò, città da Colorare ( come la Parigi Segreta Edizione EL), edizioni di Vogue per le più modaiole, a breve personaggi della Marvel per gli amanti dei supereroi ( nel frattempo potete colorare lo Sherlock Holmes di Benedict Cumberbatch) e molto altro.

Tra i molti libri provati in corso d’opera, quelli di Ippocampo risultano essere i più completi e i più interessanti ( qui su Amazon è possibile trovarne di diversi), per i loro accostamenti di disegni, che passano da motivi più semplici a disegni che pur sembrando complicati all’apparenza, in realtà sono una sfida intrigante e piacevole da affrontare.

E’ vero che bisogna scegliere ciò che più si avvicina al nostro modus operandi preferito ( nel mio caso disegni floreali da colorare con vivaci toni autunnali dei pennarelli), l’importante però è tenere sempre a mente che non c’è un vero metodo, se non quello di lasciarsi guidare dal proprio stato d’animo e non pensare. A chi non piacerebbe staccare la spina per anche soli dieci minuti al giorno?

 

Credits Immagini: Ippocampo Official Website, Tumblr

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