Redken Heat Cure: quando il calore rigenera i capelli

Il volto semplice e un po’ sognante di Lizzy Jagger è il protagonista della nuova campagna Redken.

Il marchio, leader dell’haircare, ha scelto la modella, attrice e produttrice dai lunghi capelli rossi, come sua musa.

La Jager incarna, in alcuni scatti, i risultati di Heat Cure, il nuovo trattamento rigenerante i cui effetti durano per 10 shampoo.

Redken Heat Cure, grazie agli effetti benefici derivati dal calore, rigenera i capelli, donando loro splendore, rinforzandone la fibra e rendendoli molto più gestibili.

Inoltre, il vantaggio di questo trattamento è che consente di prolungare da casa gli effetti del servizio professionale Heat Cure Hair Restoration, che si realizza invece in salone.

Il trattamento autoriscaldante è molto pratico e semplice da utilizzare: si tratta di bustine con una linguetta che, dopo essere stata tirata, attiva in 3-4 minuti il calore.

All’interno, il prodotto, dopo questa breve attesa, è pronto per essere utilizzato sui capelli umidi.

Dopo una lunga estate e con l’inverno alle porte, Redken Heat Cure potrebbe rivelarsi il trattamento giusto al momento giusto.

 

Elisa Ricci

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

I 10 beauty look più cool della MFW 2016

Come ogni anno la Milano Fashion Week ci riserva parecchie novità, non solo nel campo dell’abbigliamento, ma anche in tema di make up e capelli. Noi della redazione di TheAuburnGirl abbiamo scelto per voi 10 tra i beauty look proposti per la prossima primavera estate 2017, così da essere pronte e preparate.

Tra le proposte più eccentriche predominano su tutte quelle di Gucci, Fendi e MaxMara. Per il brand toscano guidato da Alessandro Michele, Paul Hanlon presenta una serie di look dal mood anni’70 dal sapore molto glamour. Maxi cotonature, acconciature elaborate e sopracciglia pink, vengono arricchite da occhiali da sole dalla maxi montatura.

Tom Pecheux per Max Mara ha invece pensato a un make up tribale da “jungle warriors”, ottenuto con pennellate di coppie di colori accesi sulle tempie. Invece per Fendi, il make-up artist Peter Philips e l’hairstyling Sam McKnight fanno sfilare un look quasi fumettistico, con modelle dalle labbra glitterate dal colore rosa e code simili a quelle delle eroine dei manga giapponesi arricchite da accessori colorati.

Per Roberto Cavalli sfilano delle donne hippie-chic con capelli sciolti arricchiti da qualche treccina e un trucco fresco e naturale. L’eleganza di Giorgio Armani, che con la sua collezione apre la MFW, è sempre ai massimi livelli e Linda Cantello crea delle modelle dalla pelle radiosa con smoky eyes blu elettrico, labbra rosa e manicure blu notte. Il beauty look di Versace ha puntato tutto su chiome iper lisce e lucenti, allungate e infoltite con extension, dall’effetto molto rock.

Pat McGrath per Dolce&Gabbana crea un look dall’influenza mediterranea con labbra rosso ciliegia, pelli di pesca e eyeliner nero per uno sguardo sensuale. Optano per un look fresco e delicato  Stella Jean, Philosophy e Marni, in cui la pelle luminosa come se fosse baciata dal sole e dalle tonalità pesca fa da protagonista. Per la stilista italo-haitiana il make up è firmato da Michele Magnani per Mac Cosmetics, invece l’hair look è stato ideato  da Davide Diodovich, chief hair stylist di W-MManagement e del Wella Italia Team, che propone un piccolo chignon spettinato sulla sommità del capo con un effetto sportivo.

 

Federica Bonetti

Credits Immagini: Amica, Vogue Uk

PARIS FASHION WEEK: la femminilità prima di tutto

Una donna del futuro che cammina a testa alta sulle passerelle parigine. Sicura di sé, decisa e protratta in avanti. Del resto è pur sempre la donna del futuro. Forse anche un po’ spavalda, con i suoi stravaganti copricapi dai materiali insoliti, il trench fatto ad abito e le sneakers a contrasto con l’organza e gli chiffon dei parka.

Quando l’eleganza si fonde allo stile sportivo in una ricerca continua di innovazione e cambiamento non può che uscirne fuori una collezione futuristica. È così è successo a John Galliano che ha rivisitato i canoni estetici della donna proiettandola nel futuro e traducendola poi nella nuova collezione firmata Maison Margiela per la Paris Fashion Week primavera/estate 2017.

C’è chi invece ha esplorato i confini della sensualità e dell’intimità, delineando forme sinuose che avvolgono l’intera silhouette femminile esaltandone i confini e le linee. È stata forse questa la chiave vincente per il debutto di Bouchra Jarrar, nuovo direttore creativo di Lanvin.

La sua nuova collezione è stata pensata seguendo i principi base dell’armonia e dell’essenzialità. È il corpo a decidere dove e come l’abito deve esser indossato. Così che la seta, la crepe de chin, il pizzo, georgette di seta e raso possano giocare tra loro in un perfetto equilibrio. Un ruolo da protagonista per l’abito Lavallière, accompagnato dal cappotto senza maniche, lo scialle cappotto, la giacca Lapple e lo smoking gessato.

E dalla intimità si passa alla fluidità. Fluidità che conferisce grazia alla donna pensata da Rochas, caratterizzata da una iper femminilità tra le sete e l’organza che la avvolgono, in abiti fluttuanti e leggeri scegliendo colori forti e a volte metallici come il viola, il verde bottiglia, il giallo senape e l’azzurro scuro.
Ma non è tutto etereo ciò che si vede qui a Parigi.

Il contrasto è quello che accompagna il debutto di Anthony Vaccarello che firma una collezione di Saint Laurent dalle linee dure, decise. Mini abiti neri in pelle, un’aria un po’ vintage, stile anni ’80, scollature profonde a cuore dei corpetti trasparenti, spalline morbide e grandi. Non mancano i parka neri, le tute e i pantaloni stretti a sigaretta stile Olivia Newton-John di “Grease”.

Più classica e sobria la donna di Dries Van Noten, che veste abiti essenziali, dalle linee semplici, colori basici come il bianco e il nero arricchiti da qualche dettaglio colorato come le piccole fantasie sui toni del giallo e arancio di alcune camicie, gonne o maniche che ricordano tanto le stampe dei ventagli giapponesi. Tutto però sempre molto sobrio e delicato, come la giacca in doppio petto banca o la camicia nera dal collo e maniche stile vittoriano.

Stile retrò anni ’60 per Vionnet, invece, con i pantaloni a rouches a zampa, grandi poncho stilizzati e fluttuanti, lunghe bluse smanicate e asimmetriche, alternate a gilet sempre lunghi e senza maniche a doppiopetto.

Originale la borsetta allacciata al petto e i long shorts in jeans stracciati a contrasto con le mantelle e le maglie dalle linee più delicate. Come per Dries Van Noten, anche qui i colori basici come il bianco sono alternati a dettagli o righe arancioni, rosa e celeste pallido, sempre in equilibrio e in armonia tra loro.

 

Stefania Andolfo

Credits Immagini: MarieClaire IT

Café Society: esce oggi nelle sale l’ultima creazione di Woody Allen

Esce oggi, giovedì 29 settembre, nelle sale italiane, Cafè Society, la nuova commedia, scritta e diretta, da Woody Allen.

Il film, il primo che Allen abbia girato in digitale, è stato selezionato come pellicola d’apertura, fuori concorso, all’ultimo Festival del Cinema di Cannes.

Il cast vanta numerosi nomi del panorama cinematografico mondiale, e non possiamo certo non ricordarli… Kirsten Stewart, Steve Carrel, Blake Lively, Jeannie Berlin, Sheryl Lee, Corey Stoll, Parker Posey, Anna Camp, Stephen Kunken, Ken Stott, Paul Schackman, Sari Lennick, Don Stark, Gregg Binkley, Jesse Eisenberg.

La trama, di cui non vi diremo troppo, per non rovinare la visione del film, racconta il viaggio di Bobby Dorfman, dal Bronx a Hollywood, dove si trasferisce per tenare la buona sorte, affiancandosi a suo zio che è un potente agente delle star.

La vicenda si svolge in un’America degli anni trenta popolata da starlette, playboy, gangster, grandi attrici, politici, tutti attanti di una commedia che è la vita stessa.

Il protagonista, sarà risucchiato dal turbine della vita notturna e dell’alta società, tra l’entusiasmo e la confusione che solo la città dorata può dare, il tutto, come spesso accade, aggravato da un bell’innamoramento e condito dall’ironia che contraddistingue le storie firmate Allen.

Elisa Ricci

Credits Immagini: Rollingstones IT

Credits Video: Warner Bros IT Official Youtube Channel

La Grande Onda – la nuova collezione di Benedetta Bruzziches

“Ho immaginato di essere in equilibrio su una grande onda e mi sono chiesta qual’è la forza che ci tiene in equilibrio? Allora ho chiesto al Re del Mare di prestarmi una delle sue onde per chiederlo direttamente a lei”.

Con queste parole, Benedetta Bruzziches presenta la Grande Onda: una scultura di pura luce, perfetta nel suo design dalle linee morbide, apparentemente fragili ma potenti, come le onde del mare che si scontrano sulla battigia.

La designer italiana  racconta che non è stato facile arrivare a questo risultato e “dopo innumerevoli tentativi e sperimentazioni e con l’aiuto dei cari artigiani, sono riuscita a plasmare l’onda perfetta! Ha la liquidità dell’acqua e la trasparenza del vetro, sembra morbida ma si può tenere in mano, non scappa via come l’acqua!“.

Realizzata in plexigas scolpita a 3D e rifinita a mano, la Grande Onda è presentata anche nella tonalità di un blu intenso, che ricorda tutta la profondità e la potenza del mare.

“Tenere in mano una Grande Onda è un lusso che si può concedere solo la Regina del Mare pensavo parlando con Lui qualche mese fa. Eppure quanto mi piacerebbe averne una nell’armadio!”, e come dare torto alla designer.

 

 

Cristina Izzo

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

MFW – Il meglio dello Streetstyle

Non solo in passerella, ma anche lungo le strade del milanese. I fashion addicted sfoggiano i loro outfit ed invadono il quadrilatero della moda.

In occasione della Milano Fashion Week, i blogger, gli influencer, la stampa e tutti gli amanti della moda, si sfidano a colpi di tendenza in attesa di vedere le nuove collezioni Spring/Summer 2017.

Nella gallery il meglio (o il peggio) dello street style della Milano Fashion Week.

 

Credits Immagini: TeenVogue

Giuseppe Zanotti Design – the new romantics

Esiste un’ideale di bellezza femminile? Esiste una bellezza ideale? E se si, e quella rappresentata dai grandi maestri dell’arte? Artisti di ogni genere provano a dare la loro interpretazione e per quanto possa sembrare astratto, ci sono designer che si avvicinano.

E’ il caso della collezione SS17 di Giuseppe Zanotti Design. Presentata durante l’appena passata Milano Fashion Week, in presenza di celebs del calibro di Olivia Palermo e Sara Sampaio, la collezione del designer italiano trae ispirazione da un quadro del Botticelli, ne coglie l’essenza, l’estetica, e la rapporta a quelle del XXI secolo. Nascono così scarpe e borse dall’animo romantico che si declinano in colori diluiti e pastello.

Il tacco delle scarpe diventa una scultura, mentre le linee sono morbide e avvolgenti, fluide, come fossero una seconda pelle; lo stiletto lascia intravedere una preziosa fessura tempestata di strass, e non mancano dettagli floreali, come quelli preziosi dettagli del sandalo butterfly.

Per la sera, le scarpe mostrano un dualismo intrinseco: le nuances neutre vengono mixate a cristalli. Spazio quindi a gemme luminescenti illuminano i cinturini intorno alla caviglia, così come quella del Collier e del bracciale Vera.

Non mancano flat shoes, come il mocassino in raso, sfrangiato e adornato da baguette di cristallo, e le sneakers dallo spirito rock, con zip appena accennate, colori tenui e delicati.

Romantica e moderna, raffinata ed elegante, la collezione di Zanotti è un affascinante incontro di estetiche, dove il passato e il contemporaneo  vengono mixati con grazia. E il countdown per la prossima stagione è già cominciato.

 

Cristina Izzo

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

Some Style is Legendary – il nuovo film targato Tiffany & Co.

” Il blu è un colore davvero straordinario. E’ un colore positivo. E’ il motivo per cui ho sempre detto che amo New York: perchè il cielo è così blu”. Con queste parole, Grace Coddington racconta la sua passione per New York e la sua collaborazione con Tiffany & Co.

Come New York, che racchiude in sè passato e futuro, così la Coddington ha ideato la nuova campagna di Tiffany: qualcosa di moderno, che si distacchi dall’immaginario romantico che generalmente le campagne del brand anno. Il documentario racconta in maniera nitida e semplice il percorso della ex Fashion Editor di Vogue US in una nuova sfida, dopo aver passato 40 anni di successi nella Bibbia della Moda.

A seguirla fedelmente, raccontandola a 360°, ci ha pensato il regista R.J. Cutler ( Vincitore di un Emmy), che aveva già incontrato la Coddington durante la realizzazione di un altro documentario, The September Issue.

Oggi, come allora, Cutler racconta la passione e l’estro di una donna che è capace sempre di reinventarsi e reinventare quel mondo sfavillante chiamato moda.

Cristina Izzo

Credits Immagini&Video: Courtesy Of Press Office

MFW – “Outside In”: la mostra di Rankin e Associazione MonteNapoleone

In occasione della Milano Fashion Week, il fotografo inglese Rankin lancia la mostra “Outside In” in collaborazione con l’Associazione MonteNapoleone.

L’esposizione ha come obiettivo portare fuori ciò che è dentro, come suggerisce il titolo medesimo. In via Montenapoleone, nel cuore del quadrilatero della moda, si accende un gioco di prospettive, un trompe l’oeil dove le modelle sono ritratte all’interno di vere e proprie scatole bianche.

“Poter esporre nel cuore della città il nuovo lavoro realizzato in esclusiva per noi da un artista del calibro di Rankin è una occasione davvero speciale che riconferma l’importanza del ruolo dell’Associazione che rappresento nel rendere Milano sempre di più un punto di riferimento della moda e della cultura a livello internazionale” esclama soddisfatto Guglielmo Miani, Presidente dell’Associazione MonteNapoleone.

Le fotografie eccezionali di un grande maestro della fotografia, mettono in risalto, ogni volta, una personalità diversa rendendo possibile un viaggio platonico all’interno delle emozioni umane.

Del suo progetto, Rankin ironicamente dice: “E’ come l’aver messo in mostra se stessi”.

In onore del suo straordinario successo, Rankin ha voluto essere presente al cocktail organizzato nella MonteNapoleone VIP Lounge, dove ha incontrato, insieme al padrone di casa Guglielmo Miani, tra gli ospiti, anche l’attore Jamie Campbell Bower, i campioni sportivi Federica Pellegrini e Filippo Magnini, il fotografo e direttore di Purple magazine Olivier Zahm, lo stylist e fashion director della rivista Hunger Kim Howells, Scott Schuman-The Sartoralist, David Fischer CEO di High Snobiety, Melissa Lupo-City Girl Cooks, che non hanno voluto mancare ad uno dei più esclusivi eventi che si sono svolti nella via durante la Fashion Week.

 

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

Ph: Sara Cimino

Tra il rock e il retro’ a Milano sfilano i molti volti della donna contemporanea

 

Rock, chic, elegante, raffinata, retro’, queste saranno le mille sfumature della donna la prossima estate.

Sono le passerelle di questi ultimi giorni a confermarlo. In un generale clima anni novanta, con tanta voglia di reindossare, ma anche di rivisitare, i capi che guardavamo ammirate da bambine, ognuna potrà trovare la propria dimensione.

C’è solo da scegliere tra le grandi balze di gonne e bluse di MSGM, o gli abitini longuette e i pantaloni alla caviglia di Missoni, lo spoty-chic di Ferragamo, o il rock di Dsquqred2

Ed è proprio Dsquared2 che ha presentato una collezione interessante, di quelle che non deludono mai, fra grandi spalle a sbuffo, denim, maculato, fiocchi, pizzi, giacchini come le divise dei domatori e grandi orecchini in tessuto.

Il profilo che ne emerge è quello di è una donna in bilico tra una material girl e una groupie.

Ma, come anticipato, le sfaccettature della summer woman 2017 sono molteplici.

C’è la donna semplice, ma non minimal, raffinata, ricercata eppur morigerata in beige, blu, che veste a righe ovviamente, di Missoni, ma anche la sportiva ultrafemminile, che non rinuncia al floreale o al monocolore di abiti, e tute (nero, bianco, cipria, blu, rosso, giallo) di Ferragamo.

La maison ha proposto un tuffo nel passato, per i nostalgici degli anni ottanta, ma con un mood contemporaneo e fresco.

Ci sono poi, quelli che, una volta, erano i tessuti futuristici, di Trussardi, i materiali lucidi e trasparenti, che vestono una donna che non passa inosservata, tra il viola e il rosso mattone, gli abiti lunghi, le giacche over e anche tanto beige, fantasie retro, frange e vite alte.

In tutto, questo fanno capolino i capi di Stella Jean, con tante fantasie che svelano un mood borderline tra i settanta e gli ottanta, conessuti leggeri, abbinamenti bizzari ma mai fuori luogo, di tulle e maglia, verde oliva e cipria, o I capi di MSGM con tanti fiori, grandi righe colorate, abitini di rete, realizzati con tocchi di blu elettrico, grande ritorno di stagione.

Elisa Ricci

Credits Immagini:Voguerunwaycom

de GRISOGONO Folies Collection

Una collezione eccezionale. Un party strabiliante. Queste due sono le premesse per raccontare la Folies Collection.

Presentata in occasione del compleanno del fondatore di deGRISOGONO, Fawaz Gruosi, la Folies Collection racconta la vita di questo straordinario artista, capace di fondare una casa di alta gioielleria e di mettere in ogni singolo pezzo tutta la sua passione per le gemme più preziose del pianeta: al di là dei criteri di classificazione generali, Gruosi ama le sfumature e i colore sottili, le infinite possibilità di ogni singola pietra, ed è capace di mettere in evidenza anche la più piccola delle emozioni che trasmettono.

La collezione supera per design e pietre preziose quanto è già stato fatto da deGRISOGONO: ogni pietra racchiude in sé gli echi geologici dei 4.000 anni di storia  del nostro pianeta.

Nella collezione spicca un girocollo, realizzato con più di 90 carati di diamanti bianchi e ghiacciati e 6 diamanti a forma di pera incastonati. Il girocollo vede anche l’aggiunta all’interno di un filo di delicatissimi zaffiri blu e una serie di decorazioni traforate, con motivi caratteristici della Maison.

Presente anche un anello di oro rosa 18k con un grosso rubino birmano naturale (non riscaldato) di 8 carati, con un taglio ovale. Il rubino è inoltre circondato da quattro griffe, realizzate con rubini e diamanti, mentre il gambo dell’anello è composto da una chioma di diamanti e da una fila di rubini che creano un gioco di luce che cattura qualsiasi sguardo.

A chiudere la collezione sono gli orecchini in oro bianco 18k, nei quali i protagonisti sono due smeraldi. Di forma rettangolare, ad essi sono appesi come una cascata zaffiri e smeraldi di diverse forme.

Perchè è nell’imperfezione che si trova la vera perfezione, la vera bellezza. E Gruosi conosce bene entrambe.

 

 

 

 

Cristina Izzo

Credits Immagini: Courtesy of deGRISOGONO

Best Dressed Of The Week

Mentre it girls e modelle animano le passerelle milanesi, in attesa di postarsi a Parigi, il Best Dressed si concentra sui numerosi red carpet in giro per il mondo.

A cominciare da quello di uno dei film più discussi del momento, The Girl on the Train. Protagonista è la dolce Emily Blunt, qui imbruttita per il suo ruolo, ma che sul red carpet conquista grazie alle creazioni di Alexander McQueen.

La stagione dei premi sarà pure lontana eppure la promozione comincia ora, così durante l’annuale party dei Bafta a Los Angeles, le donne del Trono di Spade si impongono per il loro stile.

Per scoprire questi e molti altri look, non vi resta che dare un’occhiata alla Gallery.

 

Cristina Izzo

Credits Immagini: Vogue UK

MFW – Gli highlights del Day 4

In occasione del cinquantesimo anniversario della Maison, Tomas Maier, designer per Bottega Veneta, porta in scena uno show a dir poco memorabile.

Per celebrare la primavera/estate 2017, l’eleganza trionfa sulla passerella con cappotti estivi e abiti sensuali e sofisticati per la sera. A sfilare noti volti della moda, tra cui Gigi Hadid e Adriana Lima, ma a stupire il pubblico è l’entrata di Laure Hutton, l’attrice americana, emblema di eleganza e raffinatezza.

Segue le medesime orme Ermanno Scervino che con pizzi plissettati e ricami sartoriali arricchisce abiti e giacche in organza. Stupefacenti i vestiti da sera, semi trasparenti ma mai volgari, che rendono la donna di Scervino romantica e sensuale.

Charme sul catwalk per Jil Sander. Semplicità e decisione nei suoi capi, più duri e potenti sulle spalle e più fluidi alla base. Gessati sartoriali, capi plissettati su abiti e top fluttuanti e maglie a coste.

Philosophy di Lorenzo Serafini s’ispira all’icona Brooke Shields in “Laguna Blu”. La collezione propone abiti sensuali e asimmetrici ma molto fluidi arricchiti da pizzi sfumati e fantasie tropicali.

Anna Molinari disegna per Blumarine una linea di abiti semplice, senza eccessi. Collezione pensata per una donna che ama il sole, scegliendo di indossare abiti leggeri in cotone e maglina. Top che lasciano l’addome scoperto, abbinati a gonne ampie che si annodano sui fianchi e che presentano spesso spacchi profondi.

E si approda a Mali con Antonio Marras. Il Mali degli anni Cinquanta e Sessanta, agli esordi della sua indipendenza. Ecco quindi un trionfo di forme anni ’50, riviste e accostate a tessuti speciali come il jeans devorato e il lino maltinto. Gli abiti hanno la vita segnata, corpini arricciati, gonne ampie e voluminose, e sono mossi da drappeggi, pieghe, plissé, nodi, fiocchi, rouches e jabots.

Forte e al contempo leggera femminile. E’ questo il fil rouge che segue la collezione Marni. Dalle tute ai giubbotti, con enormi tasche e solide strutture con lunghissime cinture che segnano il punto vita. Sui pantaloni troviamo gonne strette e sui fianchi si poggiano i cinturoni-marsupio con i doppi marsupi, che servono a dare alla silhouette proporzioni da couture anni ’50.

Credits Immagini: Vogue Runway

Do You – la nuova campagna di Puma

“Io sfido me stesso a far funzionare le cose. Non faccio le cose per una reazione o per una controversia. Io vivo la mia vita”. Su questa frase di Rihanna, Direttore Creativo di Puma, si fonda la nuova campgna del brand.

Protagonista è Cara Delevingne: l’attrice, modella e it girl britannica incarna alla perfezione lo spirito di Puma. La Delevingne trova sempre il modo di esprimersi attraverso il proprio corpo e, nonostante le sue imperfezioni, dimostra di essere senza paura, ironica, confident, e porta tutto questo nella campagna “DO YOU”, che descrive così: “si tratta di una dichiarazione molto potente . Si tratta di accettare chi sei, non importa i tuoi difetti. ‘DO YOU’ è sul trovare la propria verità e attenersi ad essa. Penso che sia così speciale perché significa qualcosa di diverso per tutti. Incoraggia in particolare le persone ad essere se stesse“.

La Delevingne è ritratta nelle sue caratteristiche espressioni facciali, in giro per la città o su un semplice sfondo grigio, vestita di capi PumaWoman che la valorizzano al massimo. Protagoniste della campagna sono anche Mimi Staker,Olivia Boisson del New York City Ballet, le attrici tedesche Alexandra Wester e Tatjana Pinto, le giocatrici di pallavolo Cubane Leila Consuelo Ortega Martinez e Lianma Flores Stable.

“What’s wrong with being confident?”, cosa c’è di sbagliato nel credere in se stessi? Nulla. Semplicemente nulla. Come dice la Delevingne, il nostro corpo è uno degli strumenti più fenomenali che abbiamo a disposizione

Credits Immagini&Video: Courtesy of PUMA (Puma Channel)

Il 30esimo anniversario di Hogan

Era il 1986 quando il marchio Hogan è stato fondato dando vita alla filosofia del Casual-Luxury. In occasione del suo trentesimo anniversario il brand ha organizzato un party per presentare la sua nuova collezione primavera/ estate 2017, e la redazione di TheAuburnGirlcom è stata presente partecipando all’evento.

Da sempre all’avanguardia, Hogan ha creato un nuovo concept: la luxury sneaker, una calzatura capace di fondere armonicamente codici sportivi ed eleganza urbana. Con il suo stile dinamico e contemporaneo, insieme informale e ricercato, il brand ha rivoluzionato il mondo della moda pret à porter.

Nella collezione della prossima stagione Hogan ha reinterpretato l’heritage del brand in uno scenario pop-glam caratterizzato da stampe artistiche, grafiche floreali e cuori, mixati a capi basic-chic dal sapore e dallo stampo sartoriale. Le creazioni hanno un appeal giovanile, essenziale, ma anche femminile con uno spirito easy-chic e sofisticato.

Si tratta di un concetto innovativo di classico-moderno rappresentato dai prodotti iconici di Hogan. La Traditional86, la prima luxury sneaker, è decorata da elementi grafici e fantasie che comunicano una forte energia esaltandone la contemporaneità.  Mentre la nuovissima sneaker H320, dal design pulito e moderno, è proposta in pellami lucidi e brillanti, arricchita da dettagli glitter, perle, micro borchie e dai colori primari, argento e fantasia.

All’evento hanno preso parte numerosi personaggi famosi, e tra tutti splendeva la bellissima modella Sara Sanpaio, ospite speciale che ha interpretato la collezione alla perfezione.

Federica Bonetti

Credits Immagini: Press Office courtesy

L’Arabesque di Milano presenta la live contamination Ritratti

Nella seconda giornata della Milano fashion week del 22 settembre, tra i vari eventi sparsi per la città, la cornice del cult store L’Arabesque ha ospitato la collezione l’Arabesque P/E 2017 “Ritratti”, una live contamination performance in cui sogni e ricordi si mixano diventandone protagonisti e fonte d’ispirazione.

“Ritratti” è una sinergia tra moda, pittura, design, musica e danza, in cui le creazioni di Chichi Meroni prendono vita grazie alle interpretazioni di eteree ed eleganti ballerine del corpo di ballo de La Scala, che personificano e rendono visibili memorie lontane.

Sullo sfondo, protagonisti insieme agli abiti,  troviamo i ritratti dipinti da sette artisti che fanno da cornice e scenografia. Sette tableaux vivants sono evocazioni in movimento che si rincorrono per un arco di tempo di oltre un secolo attraverso Spagna, Austria, Francia e Giappone.

Si tratta di un viaggio immaginario che comincia nel 1880 con “Fernand Halphen enfant”, opera dell’impressionista Pierre Auguste Renoir e con “Korean Dancer” del suo contemporaneo giapponese Kojima Torajiro. Attraversa la Secessione Viennese  e il cubismo orfico, fermandosi negli anni ’50 in Costa Azzurra, per poi ritornare nel 1966, e concludersi con un’opera dell’artista avantgarde giapponese Yayoi Kusama, il cui titolo “I want to sing my heart out in praise of life” è l’essenza ispiratrice del lavoro della designer Meroni.

La collezione, con un forte rimando all’atmosfera Giapponese, è resa sofisticata dai tessuti quali organza di seta, rasi, morbidi cotoni, lamè e canapa grezza, e impreziosita da ricami a mano.

Federica Bonetti

Credits immagini: Accursio Lotà

MFW – Gli highlights del Day 2

La Settimana della Moda milanese continua a stupire i fashion addicted.

A partire dalle paper dolls bidimensionali che hanno calcato la passerella di Moschino per la prossima stagione estiva. Le bambole diventano realtà e l’illusione ottica data dal trompe-l’oeil, diventa protagonista dello show.

A concludere il defilè in abiti da sera, finti e colorati: Gigi e Bella Hadid, Sara Sampaio, Irina Shayk, Anne Gaby Odielle e Anna Cleveland.

Da bamboline di carta ad animali feroci.

Miuccia Prada propone una scenografia, la proiezione di un’installazione cinematografica, ideata dal regista David O’Russell e soprattutto una collezione che si trova faccia a faccia con la tradizione della maison. Si parla di un’eleganza semplice, di un’umanità nella sua essenza, senza complicazioni di stile. In passerella sfilano le tappezzerie degli anni Sessanta e i grembiulini che diventano protagonisti, le borse a cartella squadrate, le divise da educatrice e le uniformi cinesi.

Genny punta su una collezione dall’immagine pulita, ma mai banale. In passerella una donna che ama i contrasti, romantica ma forte e determinata al tempo stesso. Per la primavera-estate 2017 la creative director di Genny, Sara Cavazza Facchini propone giacche e gilet dai tessuti operati che si abbinano a pantaloni fluidi e svasati, ruche, perle, ricami preziosi e trasparenze che raccontano una storia fatta di sensualità ma anche di estro. Per la sera, gli abiti diventano in chiffon, i bustini tempestati di perle si arricchiscono di inserti plissettati.

La nuova collezione di Max Mara riporta stampe di foglie, linee nette, riprese di pelle sopra i cappotti e più in generale un desiderio di trattare l’abito come fosse un pensiero astratto e perfetto.
Il gioco continua con le maglie jacquard che disegnano pappagalli e altra fauna dell’equatore, o per le gonne che ricordano i rampicanti disordinati della natura. Sopra lo show svetta la nuova borsa della maison, un secchiello con punti selleria, un chiaro tributo a Lina Bo Bardi.

Fendi racconta il dialogo impossibile tra Maria Antonietta e le atlete presenti alle Olimpiadi di Rio. I costumi della prima e le divise delle secondo prendono vita nello stesso abito, con giochi di sovrapposizioni e di paradossi che riescono a portare Versailles dentro le gare d’atletica contemporanee.
Lo show è quindi un incidente: quello tra gli stucchi, i broccati, le sedie, i divani e la Francia prima della Rivoluzione e i tessuti tecnici, le maglie aderenti e le altre amenità da ginnasta o centopedista.

Infine Emilio Pucci. Il jersey è il simbolo di dinamismo e dell’agilità nei movimenti, un pilastro nella storia della maison. Oggi reinterpretata con la direzione creativa di Massimo Giorgetti, la collezione è realizzata interamente in jersey (inclusi gli stivaletti alla caviglia dal tacco medio), ci sono tute e abiti fascianti con nodi o ruches. Ha l’aria di un guardaroba pensato per una donna cosmopolita, sempre in viaggio e quindi vestita con abiti confortevoli e facili da portare e che non si sgualciscono con facilità.

 

 

Rossella Alfani

Credits Immagini: Vogue IT

Ritratto di Giovanni Gastel: a Milano in mostra 40 anni di carriera

 

Sarà inaugurata oggi, 23 settembre, nelle sale di Palazzo della Ragione, a Milano, la mostra fotografica Ritratto di Giovanni Gastel, per celebrare 40 anni di carriera.

L’esposizione comprende il ricco percorso del fotografo, dagli esordi negli anni settanta, non solo nell’ambito della moda, ma anche dell’informazione e della sperimentazione visiva.

Tali contesti s’intrecciano con le vicende professionali, familiari e personali del fotografo.

In concomitanza con la mostra sarà pubblicata, da Silvana Editoriale S.p.A., una monografia sul fotografo, curata da Germano Celant, già curatore anche della mostra, con progetto grafico dello studio GraphX.

Il volume raccoglie immagini, documenti e testimonianze da cui emerge la storia di Giovanni Gastel tout court, in cui si notano le molte sfaccettature di quello che è uno dei più grandi fotografi della moda, dell’arte e dell’informazione.

Lo stesso Gastel, con grande semplicità e simpatia, ha annunciato l’evento sulla propria pagina Facebook.

“Dal 23 settembre al Palazzo della Ragione a Milano si aprirà la mostra dei miei 40 anni di carriera curata da Germano Celant con allestimento dello studio di Piero Lissoni. Per l’occasione uscirà un grande libro che parlerà della mia avventura di fotografia e vita, edito da Silvana Editoriale, sempre a cura di Germano Celant. Sarà inaugurata oggi, 23 settembre, a Milano. Ecco la locandina. Vi aspetto tutti! Un abbraccio,Gio.”

Elisa Ricci

Credits Immagini: Giovanni Gastel Official Facebook

Milano Fashion Week, day 1: le mille sfaccettature della Primavera Estate 2017

Quella vista sulle passerelle nel primo giorno di ready-to-wear SS17 milanese è una moda dalle mille sfaccettature, che va verso un’unica direzione: rivelare mille diversi mondi che contengono ognuno una propria storia.

Nel défilé che ha inaugurato la Milano Fashion Week, Blugirl racconta una fiaba mediterranea e romantica, un’esplosione di chiffon colorato, stampe floreali dai rimandi esotici, pizzo Sangallo e trasparenze che rinnovano lo stile della maison. I cappelli da torero, per loro natura in nero, danno un tocco di  avventura, un’ispirazione  “wild west” dei giorni nostri.

Alessandro Michele non smentisce l’evoluzione in atto da Gucci, fatta di citazioni e iperboli, tessere del passato che si ricongiungono nelle sue creazioni. Ogni pezzo è un richiamo: i jeans a zampa (leit motiv nei suoi show) mostrano la sua predilizione ai Seventies, le luminescenze della gonna coperta di grandi paillettes rievocano gli anni ’80,  l’abito multicolor ricoperto di frange che celebrano i ruggenti Venti, fino alle camicie strette sul colletto e voluminose che sembrano uscire dalle corti fiorentine del 1500. E l’attenzione ai dettagli si libera nei fiocchi fitti, nelle stampe ferine e nei fili di perle delicate. Nell’atmosfera fantasmagorica ispirata dalle luci rosse in sala, compare l’opulenza tipica di Michele che ancora tarda a stancare.

Non c’è invece scalpore, né eccesso, nella collezione Primavera Estate 2017 di Alberta Ferretti, ma una celebrazione della femminilità. Le cinture western strette alla vita lasciano liberi i tessuti leggeri, le ricamate trasparenze e le balze voluminose. Le lunghe gonne gipsy teatrali contrastano i tailleur monocromatici ed eleganti, le spalle delle modelle, lasciate scoperte o velate dal pizzo, evocano una passionalità tanto candida quanto coraggiosa.

Da una tela intatta, bianca Fausto Puglisi idea la sua collezione, tingendola di stampe floreali, motivi geometrici, simboli e allegorie. Mostra il lato romantico della maison negli spacchi delle gonne lounguette chiusi da graziosi fiocchi e quello più rock con le grandi croci stilizzate che cadono sul petto delle modelle. Una collezione libera da limiti e costrizioni al punto che, intorno alla passerella, non ci sono file e sedute ma solo l’opportunità di essere immersi nell’energia degli abiti.

I mille mondi di Roberto Cavalli, nati dalla creatività di Peter Dundas, danno una forma alla sensualità. Sono suggeriti da uno spirito nomade che mescola il neo-patchwork ai motivi navajo e apache fino a vagabondare verso le linee orientali del kimono. I pantaloni a zampa, intramontabili, salgono sulla passerella insieme a top baby-doll, al pizzo trasparente degli abiti risaltati dalle cuciture in oro e ai pantaloni in denim patchwork multicolore.

La “Alice in Ghettoland” di Philipp Plein (così ha definito la donna della sua collezione) vive invece in un mondo fatto di graziose casette, enormi palloncini rosa e nani da giardino. Un idillio suburbano anni ‘50 confuso ad un tono street, confermato dall’entrata in passerella della pop star Fergie. I modelli si susseguono in denim e in pelle,  decorati da stampe e completati da catene d’oro pesante e tessuti broccati.

Plein, a fine sfilata, dà la notizia che questa sarà l’ultima Milano e che in futuro sfilerà a New York. Ma non lascerà la città: ha da poco aperto un nuovo store di 3.000 metri quadrati per il suo nuovo marchio di lusso activewear, Plein Sport.

 

 

Martina Salvadeo

Credits Immagini: Vogue IT, Vogue Australia

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