La congrega di streghe firmata Simon Cracker

Per presentare la collezione autunno inverno 2020/21 Simon Cracker sceglie una location calda e accogliente, l’Ostello Bello: un luogo che accomuna e riceve persone di ogni tipo da tutte le parti del mondo, lo stesso concetto che lo stilista esprime con le proprie collezioni.

Questa volta più che mai si circonda di anime stimolanti e crea la sua famiglia, priva di etichette. A sfilare vedremo una congrega di streghe pronte a combattere le discriminazioni di taglia, orientamento e genere. Streghe diverse da quelle vestite in nero che siamo abituati a vedere nei libri per bambini. Le ispirazioni sono tante, prime tra tutte le witches che hanno fatto la storia del cinema. Simon Cracker racconta che alle medie si sentiva escluso come Lidia di “Beetlejuice”, strana, in un mondo che solo lei poteva vedere. Gli piaceva andare nei negozi esoterici a comprare incensi come in “Giovani Streghe” e guardava, fino a consumarlo, il VHS di “Bell, Book and Candle”, meno dark e più naïf.

Tutti questi frammenti di pellicole hanno dato vita alle creature protagoniste di questa collezione: lana intrecciata, toni nocciola e tessuti gommati, maglieria rigata come i serpenti delle sabbie di Tim Burton, abiti svolazzanti in contrasto con quelli da lavoro, destrutturati e one-size. Tutto ciò che è una divisa e che di solito definisce una categoria, diventa un capo unico, in grado di farsi notare: salopette, tute, fino ad arrivare agli Scout, che raccontano storie di paura al campeggio degli orrori.

Credits Immagini: Courtesy of Press Office

Ph: Luca Condorelli

Rossella Alfani

Vice Editor TheAuburnGirl. Correspondent from Milan

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