[metaslider id=29357] La Paris Fashion Week ha aperto i battenti in una romantica serata parigina. L’onore è toccato a Jacquemus, che ha portato in passerella …
runway
PFW – Dior celebra le donne artiste
[metaslider id=29176] Maria Grazia chiuri continua nella costruzione della sua estetica all’interno di Dior. La sua ricerca, ancora una volta, parte dalla riscoperta degli …
La Trinacria di Marco de Vincenzo
[metaslider id=28839] La Trinacria diventa protagonista della collezione di Marco de Vincenzo. Lo stilista di origine messinese omaggia la sua terra natia e la …
London Fashion Week SS18 – Highlights Day 3
Una domenica ricca di sorprese e novità, alla London Fashion Week. Come il debutto di Emporio Armani. Re Giorgio porta tutto lo stile italiano sulla …
Burberry presenta la September Collection
[metaslider id=28087] Uno show atteso e, come sempre, ricco di sorprese. Burberry dà appuntamento alla Old Sessions House in Clerkenwell, e dopo l’annuncio della mostra …
London Fashion Week SS18- Highlight Day1
È cominciata in un clima non proprio sereno la London Fashion Week. Ma nonostante l’attentato alla tube, the show must go on. Il prino giorno …
Food Runway alla Fashion Week milanese!
[metaslider id=27774] Marco Ambrosino, chef di 28 Posti – bistrot di cucina contemporanea a Milano, presenta l’evento Food Runway in occasione della settimana della moda. …
NYFW – l’urban colorato per la SS18
[metaslider id=27728] La settimana della moda newyorkese continua a rivelare continue sorprese. La prossima stagione si annuncia a tutto colore. Un misto di arte …
New York Fashion Week: gli highlights dalle passerelle
[metaslider id=27702] L’estate è finita, dobbiamo farcene una ragione, ma perché non sognare un po’, guardando le proposte per quella che verrà nel 2018? Del …
Cruise 2018 – Dior Sauvage
[metaslider id=22703] Dior ha presentato la sua nuova collezione Cruise 2018 in uno scenario mozzafiato. All’interno dell’Upper Las Virgenes Canyon Open Space Preserve, tra …
Dior Couture show sbarca Tokyo
[metaslider id=21513] Con uno spettacolare show a Tokyo, Dior presenta la sua collezione Haute Couture per la Spring Summer 2017. Per la sua prima …
PFW – il mix della Parisienne
[metaslider id=20416]
Ha preso il via l’ultima settimana della moda e nella capitale francese si respira un’aria rilassata.
Parigi si è sempre distinta per il suo stile unico, e a volte davvero inimitabile, e per la prossima stagione Autunno/Inverno la moda francese attinge a piene mani a quel savoir faire. Un certo romanticismo non può mancare, anzi è quasi d’obbligo, ma lo si può interpretare in molti modi, c’è chi lo preferisce essenziale, senza fronzoli inutili, con abiti dalle silhouette pulite e con polsini impreziositi da piccole pietre scintillanti, con mini abiti semi trasparenti e svolazzanti dove l’unico vezzo è un fiocco morbidamente annodato al collo ( Rochas), chi ci aggiunge un pizzico di sensualità, grazie a deliziose camicette in pizzo nascoste sotto rigidi completi e ad abiti in satin con giochi di trasparenze da intravedere sotto enormi cappotti in pelliccia ( Lanvin).
Per le parigine più audaci, che amano mixare il loro stile più europeo ad uno più orientale, molto sono le soluzioni con un unico comune denominatore: le stampe. Per alcuni sono in versione micro, colorate, che ricoprono completi dai colori sgargianti o per maxi gonne abbinate a felpe grigie ( Kenzo), per altri si possono mixare a geometrie optical su cappotti morbidi e oversize abiti dal mood giocoso (Dries Van Noten).
Ma come sempre, una vera parigina ama osare, quindi non sorprende se punta su total look in pelle luccicante, dai mini abiti, monospalla e non, a giacche, passando per gli accessori e gli stivali al ginocchio ( Saint Laurent), o se abbina classici trench e pellicce corte ad abiti più rock and roll, magari portandosi in testa la borsa ( Maison Margiela).
Perchè il vero stile è quello che non comprende regole se non le proprie. Chiedetelo alle parigine.
Cristina Izzo
Credits Immagini: Vogue UK
Al via la London Fashion Week
La London Fashion Week ha preso ufficialmente. Dopo due anni passati al Brewer Street Car Park di Soho, la moda londinese torna nello Strand.
Molti i trend visti nel primo giorno, ma su tutto domina un senso di rilassatezza. Chi ha detto che di inverno si deve rinunciare ai trend della moda in nome del comfort? I designer inglesi scendono in campo e propongono maglioni indossati come cappe su una sola spalla, cappotti oversize su pantaloni ampi abbinati a comode ed immacolate sneakers ( Eudon Choi), tailleur pantalone per lui e per lei in calda lana, bluse trasparenti del colore della notte abbinate a gonne al ginocchio (Teatum Jones).
Altri interpretano questo senso di comfort con spirito, stampando dettagli di personaggi dei cartoni sulle felpe, scamiciati coloratissimi e miniabiti dove le stampe animalier si incontrano/scontrano con quelle geometriche (Fyodor Golan).
Lo spirito urban è un altro grande protagonista, e se per alcuni lo si sposa ad uno stile country, con cappelli da cowboy, camicie e gonne a quadri, e a tshirt e abiti con sopra slogan a favore del Pianeta (Ashley Williams), molto attuale, per altri assume più le caratteristiche gypsie, tra stampe floreali su cappotti e miniabiti svolazzanti, mantelle quadrettate mixate a skinny pantaloni al ginocchio attraversati da sottili righe (DAKS London). Per gli amanti del folk dal retrogusto romantico, spazio ad abitini dal mood vintage abbinati a cappellini old style, in una girandola di tulle (Bora Aksu).
Non manca certo l’anima festaiola, siamo pur sempre a Londra, spazio quindi a colori brillanti che si riversano su mini abiti a rete, giochi di trasparenze su corpetti intrecciati di mini abiti effervescenti, gonne e top ricoperti di fruscianti frange colorate (Mark Fast, che ritorna a sfilare dopo qualche anno), ad abiti trasparenti tempestati di dettagli luminosi e preziosi, camice di seta dalle ampie scollature indossati sopra leggins dai colori laminati (Paul Costelloe).
Si preannuncia un weekend interessante lungo le rive del Tamigi.
Cristina Izzo
Credits Immagini: Vogue UK
Credis Video: BFC
PARIS FASHION WEEK SS17: Un viaggio nel tempo
Dagli anni ’70 a oggi. Un viaggio nel tempo, gli ultimi stralci della Paris Fashion Week ci raccontano questo.
Per Kenzo, con la sua nuova collezione primavera-estate 2017 è stato in effetti proprio come fare un tuffo negli anni ’70, gli anni delle grandi spalline nelle giacche femminili, gli anni dei lustrini e della disco music.
Musa ispiratrice qui forse anche la famosa “pantera nera” di quegli anni, la cantante Grace Jones. Pantaloni in camouflage morbidi, giacche oversize impermeabili, giubbotti in denim larghi nelle spalle ma corti e stretti in vita e che si abbinano al colore metallico dei sandali aperti, rigorosamente con tacco a spillo. Ma riecheggiano anche vibrazioni degli anni ’80 con le tute in nylon dai colori sgargianti come il rosso fuoco che si alternano ai minidress composti da top lamé e gonne decorate con lustrini e stampe graffitate nei toni del blu e del rosa.
Dagli anni ’70 si passa alla visione “futuristica”, se così si può definire, di Chanel. «This is technology. But with the lingerie, it’s intimate technology!» Karl Lagerfeld esordisce così per descrivere la sua nuova collezione. Un frase ad effetto tanto quanto i suoi due “alieni” che indossano abiti Chanel e che aprono la sfilata.
Colori cristallini e materiali come la plastica, alternati alla seta si abbinano perfettamente ai morbidi e vaporosi chiffon degli abiti prendisole, il tutto nei toni dei colori che ricordano l’estate. Tra gli elementi in aperto contrasto al classico e inconfondibile tweed di Chanel, i grandi medaglioni stile hip hop delle collane, i cappellini con la visiera indossati di lato e le “Chanel robot bag” in 3D.
Si ritorna poi al passato con Valentino e qui Piccioli si è dimostrato all’altezza delle aspettative, guidando la maison in un’epoca passata ma sempre interpretata in chiave moderna, l’epoca del Rinascimento. In effetti, il nuovo direttore creativo è un grande esperto delle forme e delle tecniche della couture di quel periodo e ha trasmesso questa sua passione anche nella nuova collezione.
Come la serie dei fazzoletti raffinatamente ricamati, e gli abiti leggeri e dalle stoffe trasparenti nelle tonalità del rosa e del rosso, delicatamente stampati o arricchiti da fantasie che richiamano la flora e la fauna delle fiabe. Sandali in velluto o slippers in suède rosa si abbinano poi ai pantaloni dal taglio maschile e alle camicie bianche, dall’aria estremamente moderna grazie ai cappotti e trench color corallo, poison-green o beige.
Per Alexander McQueen invece è stato il nord della Scozia la fonte d’ispirazione per la nuova collezione. Paesaggi drammatici, tappeti di fiori fotografati, stormi di uccelli in volo nei cieli grigi e spiagge desertiche. Gli abiti in lana dalle linee morbide e sinuose, gonne con toppe ricamate sopra sono il risultato dell’arte sartoriale realizzata in Italia che ha comunque l’influenza della haute couture inglese.
Interessanti gli accostamenti delle stampe floreali nelle toppe dei jeans e degli abiti. Le modelle di questa nuova collezione firmata McQueen ricordano molto il regno fantasy, dove sirene o divinità del mare, nate dalle profondità delle acque riemergono, pronte a sfilare nelle passerelle parigine.
Di tempi attuali e più vicini a noi è Agnes B. La sua collezione ha, infatti, molto a che vedere con il mondo contemporaneo e la vita in città. La donna a cui fa riferimento è sicura di sé, ha poco tempo da perdere, sempre di fretta e pronta a spostarsi da un punto all’altro della città. Elementi come il casco della moto sottobraccio della modella o sfilare in bici fanno pensare un po’ a questo.
Ma anche la praticità dei suoi abiti, dai giubbotti in pelle dalle linee morbide, ai cappellini avvolgenti, passando per i completi basici e dai colori metallici in giacca e pantalone in abbinato alle sneakers basse. Tutto si rifà a quel concetto di praticità e quindi comodità, senza dimenticare però che alcune scelte stilistiche che sembrano dei chiari riferimenti agli anni ’90.
Stefania Andolfo
Credits Immagini: Vogue IT, Elle IT
PFW- Trasfigurazione femminile
Il mese della moda è quasi giunto al termine con la sua quarta e ultima tappa nella capitale francese. La Paris Fashion Week di quest’anno si potrebbe riassumere come la trasfigurazione della figura femminile. Le più grandi Maison hanno deciso di dar vita, con le loro collezioni P/E 2017, a una donna dinamica, semplice, dallo spiccato senso pratico, e proiettata nella contemporaneità.
Nelle nuove proposte Prêt-à–Porter parigine sembra proprio che il termine femminile si sia declinato in femminista, o meglio in un forte senso di emancipazione e libertà. Un esempio sono le collezioni di Stella McCartney e di Sonia Rykiel, dai volumi ampi, comodi e dalle proporzioni generose. Dunque “un’emancipazione” in termini di movimento.
Nella maggior parte delle creazioni dei designer vengono a mescolarsi linee femminili e maschili: come avviene per Sacai e Hermès, in cui i volumi diventano large, le bombature sulle spalle richiamano gli anni ’80 e vi è una decostruzione dei modelli classici.
Ma i tessuti leggeri, le trasparenze e le ruches, sono ancora una volta elementi essenziali per la prossima primavera, in cui la figura femminile viene esaltata senza essere però costretta. Giambattista Valli continua a prediligere il floreale, lasciando spazio anche al pizzo e creando delle bombature all’altezza delle spalle. Mentre Ginvenchy a fianco del nero, utilizzato per i tailleur dall’ispirazione mannish, abbina una palette di colori che vanno dal rosso, all’arancio, al marrone e al rosa, generando così dei giochi ottici che esaltano le linee degli abiti.
Federica Bonetti
Credits immagini: Vogue Runway
See now-buy now – lo show evento di Burberry
Era la sfilata più attesa della London Fashion Week, quella con le piú alte aspettative e, come c’era da aspettarsi, non ha deluso.
La sfilata di Burberry é andata in scena nella nuova location di Maker House, nel cuore di Soho, Londra: un’atmosfera carica di suspense e storia, con in sottofondo le intense melodie di un’orchestra che ha suonato live durante lo show.
Christopher Bailey, CEO e Creative Director di Burberry, ha descritto così il periodo di intesi cambiamenti del brand inglese: “La sfilata di questa sera ha rappresentato per noi un momento molto speciale: è stato il punto d’arrivo di una serie di importanti cambiamenti che abbiamo fatto con l’obiettivo di portare le nostre collezioni più vicine ai nostri clienti. La collezione è stata influenzata dal romanzo Orlando di Virginia Woolf, una lettera d’amore al passato e alla storia inglese, e una specie di baule di abiti da visitare e rivisitare. Grazie a questa ispirazione, la sfilata di questa sera celebra anche l’inizio di una splendida collaborazione con The New Craftsmen. Insieme, stiamo aprendo le porte di Makers House, uno spazio dove i visitatori possono venire a conoscenza della tradizione del design inglese, che fa profondamente parte di noi e di tutto ciò che facciamo, e dove hanno anche la possibilità di immergersi nel lavoro di alcuni dei nostri più entusiasmanti creatori, e nell’innovazione e nell’ispirazione che stanno dietro il loro lavoro’.
La collezione affonda le radici nella letteratura inglese, nei magnifici giardini di Nancy Lancaster, e confonde i confini tra maschile e femminile ( essendo la prima che presenta per intero le collezioni womenswear e menswear), il casual e il formale, la notte e il giorno. Ne vengono fuori combinazioni stupefacenti di denim e cashmere, felpa e cashmere, e seta per pigiami per attillati pantaloni.
Il trench coat, immancabile simbolo di riconoscimento del brand, viene destrutturato, si fa spazio a mantelle in stile regimental, cappotti e giacche (fra cui The Cavalry Jacket, The Military Tailcoat e The Parade Jacket), giacche militari strette in vita (fra cui The Floral Field Jacket), giacconi, pantaloni in stile pigiama, pantaloncini e camicie con il colletto arricciato. Il tutto accompagnato dalla The Bridle Bag, un nuovo modello di borsa di sfilata da uomo e da donna ispirato ai classici modelli equestri inglesi e alla tradizione Burberry di capi outdoor.
Generalmente,si guarderebbe la collezione e si vorrebbe poter indossare tutto subito e non dover aspettare la stagione successiva, ora non piú. Mai come ora si è grati della nuova filosofia del brand, see now buy now ( vedi ora, compra ora): la collezione è già disponibile sul sito ufficiale del brand e negli store Burberry. Non c’è un look che non si voglia indossare. Pronte per lo shopping?
Cristina Izzo
Credits Immagini: Courtesy of Press Office
LFW – gli highlights del super Monday
Penultimo giorno di sfilate, ieri a Londra. Il super Monday ha riservato molte sorprese e ha continuato su quell’alto profilo messo in scena nei giorni passati.
C’è chi pensa alle passerelle come un teatro, un palco dove mettere in scena uno spettacolo bizzarro o semplicemente divertente, dipende dai gusti del pubblico. Capita così di assistere a sfilate dove modelle indossano costumi di frutta giganteschi, inframezzati da modelle che indossano abiti da l mood vintage che è facile pensare di averli visti indossati a Jackie Kennedy o Grace Kelly, con grosse collane di perle e turbanti glam (Charlotte Olympia).
Finzione o sana autoironia? Al pubblico la scelta.
Ma c’è anche audacia senza esagerazione, con abiti smanicati e al ginocchio dalle stampe fantasiose portati con pantaloni dal profilo sfilacciato, lunghi corpetti indossati sopra abiti semplici ma sbarazzini, completi luminescenti che sembrano essere realizzati con pezzi di cielo ( Antonio Berardi), coloratissime tuniche lunghe smanicate abbinate a gonne lunghe, in un mix ordinato di righe e colori (Pringle of Scotland).
Per le audaci più rock and roll, spazio ad attillatissimi body coperti da bolerini luccicanti e dalle lunghissime frange. E se le frange non bastano, ci pensano delle corte pellicce colorate a rallegrare (FELDER FELDER).
Il Super Monday non è fatto solo di spettacolo.
Non manca certo il glamour di abiti fluidi e scanalati, abiti midi color cammello in seta mixati a top a costine dal mood decisamente sportivo e abiti chartreuse in seta ( Roksanda), il romanticismo di svasati cappotti blu decorati con piccolissima margherite che sembrano pois, legati da catene abbellite anch’esse con margherite, lunghi abiti languidi in deliziose sfumature di rosa salmone, blu scuro e senape ( Paul Smith), e di strutturate giacche a balze in tulle colorato abbinati a camicie pantaloni dal mood androgino (OSMAN), l’eleganza antica di pantaloni con jacquard floreali e giacche elegantemente cucite con fiocchi a chiuderle, abiti da giorno seducenti che lasciano le spalle scoperte e abiti da sera in pizzo declinati in giallo scuro e cremisi (Erdem), l’eclettismo artistico di grosse margherite dall’effetto cartoon applicate su deliziosi cappottini sagomati, gonne fascianti abbinate a maglie trasparenti con intermezzi artistici contemporanei sul davanti, e semplici abiti con volant dai disegni astrati stampati sopra (Christopher Kane), e il casual sporty-chic di trench dalle linee morbide, così come quelle di immacolati pantaloni bianchi con profili neri a contrasto, delicate applicazioni e stampe che conferiscono rilassatezza ad abiti sottoveste (Victoria, Victoria Beckham).
E poi dicono che il lunedì sia traumatico.
Cristina Izzo
Credits Immagini: Vogue UK
LFW – gli highlights del Day 3
Un cielo nuvoloso è stato il compagno del terzo giorno della London Fashion Week, ma ci hanno pensato le passerelle a fornire quel tocco di colore che ha fatto volgere la giornata al meglio.
Un giorno pieno di sfumature sul versante dei trends, in un mix ben studiato di passato e futuro.
C’è chi volge lo sguardo a quest’ultimo, dove la geometria domina su cappotti ladylike in neoprene, con o senza maniche, con fasce nei capelli, e costumi, con giochi di colore nei toni pastello a sottolineare il rigore delle linee e dettagli spiritosi che rendono più accattivanti il più classico dei cappotti (Anya Hindmarch).
Altri volgono lo sguardo al passato, interpretandolo in modi molto diversi tra loro: in maniera più letterale chi opta per uno stile più classico, un’eleganza senza sforzo, dove si presta attenzione all’alta sartoria, con abiti che cadono a pennello, culotte a vita alta si mixano a camicie portate fintamente stropicciate , e trench portati come fossero abiti (Margareth Howell), chi più arditamente sceglie mix di stampe tromp l’oeil e l’Antica Grecia su giacche e corpetti, gonne lunghe con peplo in vita abbinate a giacche da boxer, e abiti da cocktail splendidamente ricamati (Mary Katrantzou), e chi punta su “uniformi senza uniformità”, con completi sartoriali dalle gonne con fiocchi come cinture in vita dominati da righe, e luminosi abiti in velluto (Mulberry).
C’è chi riesce a mixare entrambe, attingendo a leggende mistiche del passato e mette argentate stelle a cinque punte su abiti sottoveste con orli di chiffon, abito di paillettes bianco con bordi grezzi e un manicotto chiffon bianco, gonne a matita che sembrano d’argento con un pezzo di chiffon rosa fuori dalla vita, il tutto condito da motivi floreali molto naif ( Preen by Thornton Bragazzi).
La prossima stagione sarà certamente all’insegna del viaggio, e nelle valigie troveranno posto abiti di lino irlandese con balza aggiunta, top all’uncinetto, mini abiti asimmetrici di jeans sbiaditi con macramè e pom-pom e abiti metallici monospalla con orli scanalati (Peter Pilotto), abiti dal sapore gipsy con stampe coloratissime, top che lasciano le spalle nude abbinati ad ampie gonne, e jumpsuits che sicuramente faranno capolino ai Festival musicali più boho della prossima stagione (Temperley London).
E per i viaggi on the road, spazio a giubbotti da biker in pelle, mini trench avvitati in viuta, tute da motociclista, denim dall’effetto usato magari abbinati a top in pelle (Belstaff).
Per la donna più urban sono pensati spacchi vertiginosi per abiti da cocktail, stampe zebrate per maglie indossate sotto abiti sottoveste, incroci su maglie e abiti impalpabili, cappotti e giacche oversize in colori sgargianti (Topshop Unique), seducenti abiti incrostati di paillettes che lasciano totalmente scoperti i fianchi e romantici abitini in pizzo bianco (Manuel Facchini). Non mancano graziosi abitini da sera colorati e gonne sbarazzine con sottili e leggiadri strati di tulle sopra per creare un tocco di mistero ( J. JS Lee), proposti anche in versione più dark e drammatica ( Phoebe English).
E dopo una domenica così, cosa riserverà il Super Monday?
Credits Immagini: Vogue UK
Credits Video: BFC Official Youtube Channel
Focus on Eudon Choi SS17 – Francesca
Tra i brand che hanno debuttato il primo giorno di London Fashion Week, ad attirare l’attenzione tra gli addetti ai lavori e non, si può sicuramente contare Eudon Choi.
Il designer coreano, trapiantato a Londra sin da giovanissimo, è ritornato alle sue antiche passioni, tra cui la fotografia, ma non abbandonando le nuove, come la continua ricerca ed esplorazione dell’estetica femminile tramite la conoscenza di artiste.
Per questa collezione Spring/Summer 2017, Choi ha fatto cadere la sua attenzione sul lavoro della fotografa americana Francesca Stern Woodman, meglio nota come Francesca Woodman. La Woodman era nota per i suoi “ritratti” propri e di giovani donne, nude e offuscate, o con le facce oscurate, capaci di fondersi con l’ambiente circostante.
Questi ritratti in bianco e nero hanno influenzato l’estetica di Choi, che ha traslato il tutto in una collezione che gioca con le silhouette e le proporzioni femminili. Prendono forma così camicie sotto abiti sottoveste a maniche lunghe che lasciano le spalle scoperte, semplici tshirt sotto giacche dallo stile militare e il più classico dei trench.
Una collezione portabile e che immancabilmente centra il punto della moda moderna di alcuni artisti: creare un ponte tra il quotidiano e l’arte.
Cristina Izzo
Credits Immagini: Courtesy of Press Office
LFW – uno zoom sul Day 2
Il secondo giorno della London Fashion Week può essere essere a ben ragione definito come una girandola di emozioni. Un giorno pieno e ricco di contrasti, ma soprattutto sfilate.
Fra i tanti brand in passerella, alcuni si sono fatti notare più di altri. Come Emilia Wickstead, con la sua collezione femminile ed eterea, ricca di colori tenui come il bianco e l’azzurro chiaro, con un accenno di colore qui e là, per top e tshirts abbinati a gonne lunghe, fruscianti ed impalpabili, scollature bon ton e rotondeggianti per abiti da giorno.
C’è ricercatezza, c’è delicatezza, c’è provocazione, senza alcuna carenza di buon gusto.
Anime contrastanti invece sono in passerella da Simone Rocha e Molly Goddard. Se per la prima, accanto ad abiti apparentemente da collegiale con tanto di colletti inamidati, si affiancano abiti provocanti tutti basati sulle trasparenze e le stampe floreali, con trench color sabbia portati a mo di cappa su una spalla a completare il look, Molly Goddard porta il contrasto all’interno di uno stesso abito, dalle linee pulite ma giocato su balze e trasparenze, e ogni tanto fiocchi e dettagli frou frou spuntano qui e là, ma senza eccesso.
Geometrie semplici basate su giochi di colore animano la collezione daywear di Edeline Lee: t-shirt, abiti con spalline sottili e trench con profili a contrasto.
Tra i trend di stagione più apprezzati, si annoverano certamente le righe: se palmer//harding le vede su camicie con orli svolazzanti lungo i fianchi e abiti annodati in vita con piccole mantelle che compaiono, Markus Lupfer le propone più audaci, su jumpsuits da rocker e abiti con gonne con il taglio sotto la vita abbinate a giubotti impalpabili di pizzo.
Fuori dagli schemi e gotico, come sempre, è Gareth Pugh. Le sue donne sono regine dark, con imponenti copricapi in testa, che vestono regali abiti dalle stampe che mischiano passato e futuro, e righe bianche e nere che rapiscono lo sguardo in un vortice senza fine.
Combattive e audaci sono le donne di Versus Versace. Come fossero soldati, vestono pantaloni skinny e giacche di pelle, gonne e mini abiti dallo stile militare. Ogni tanto, fanno capolino qui e là dettagli luminosi, ma aggiungono solo più grinta ad una collezione decisamente strong.
Un giorno denso, che spiana la strada ai giorni a venire e fa ben sperare per le prossime collezioni.
Cristina Izzo
Credits Immagini: Vogue UK
Credits Video: British Fashion Council Official Youtube Channel