É stato presentato a Milano, il 1 ottobre 2015 – il programma autunnale della sede di Milano della Fondazione Prada , che prevede la première europea del film Troublemakers: The Story of Land Art del regista americano James Crump (10 ottobre 2015), un’antologica dedicata a Gianni Piacentino (5 novembre 2015 – 10 gennaio 2016) e la mostra “Recto Verso” (4 dicembre 2015 – 7 febbraio 2016).

Troublemakers: The Story of Land Art, un film scritto e diretto da James Crump, ricostruisce le origini della Land art tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta e documenta le ricerche di artisti come Walter De Maria, Michael Heizer e Robert Smithson che superarono i confini della pittura e della scultura tradizionali per intervenire con i loro earthworks, installazioni monumentali e interventi su larga scala, inseriti negli spazi sconfinati del sud-ovest americano.

Dal 5 novembre 2015 al 10 gennaio 2016 Fondazione Prada presenta una mostra antologica delle opere dal 1965 al 2015 dedicata a Gianni Piacentino (Torino, 1945), a cura di Germano Celant. Il percorso espositivo, ospitato nei due livelli del Podium, riunisce più di 100 lavori ed esplora la carriera dell’artista seguendo un ordine anticronologico, dalle opere più recenti realizzate nel 2015 fino ai lavori datati 1965.

La ricerca di Piacentino è caratterizzata da un crescente distacco dall’Action Painting e l’Informale e dallo sviluppo di un nuovo linguaggio visivo tra l’attenzione all’immaginario popolare e consumistico e l’apprezzamento per forme geometriche e primarie ed opera, secondo la lettura inedita di questa mostra, un’osmosi tra Pop art e Minimal Art. Alla ricerca di un punto d’incontro tra le due correnti, Piacentino trova una risposta nel mondo della velocità e dei mezzi di trasporto come l’automobile, la moto e l’aereo, prodotti della cultura popolare che, pur non appartenendo all’arte pura, sono la testimonianza di un’estetica industriale.

La mostra tematica “Recto Verso” presenta una selezione di opere nelle quali gli artisti hanno consapevolmente posto in primo piano l’elemento abitualmente nascosto, dimenticato o trascurato del retro del quadro. “Recto Verso” è allestita nella galleria Nord dal 4 dicembre 2015 al 7 febbraio  Concepita dal Thought Council della Fondazione, composto attualmente da Shumon Basar, Elvira Dyagani Ose, Cédric Libert e Dieter Roelstraete, l’esposizione riunisce opere della Collezione Prada e lavori provenienti da collezioni, gallerie e musei italiani e internazionali. La tradizione occidentale concepisce il dipinto principalmente come un artefatto frontale (“recto”). Il retro (“verso”) sembra trasmettere un significato culturale trascurabile, non essendo destinato allo sguardo del pubblico, perché visibile solo dall’artista e dagli addetti ai lavori. Artisti di generazioni e tendenze diverse, come Carla Accardi, Louis-Léopold Boilly, Gerard Byrne, Enrico Castellani, Sarah Charlesworth, Daniel Dezeuze, Lucio Fontana, Llyn Foulkes, Philippe Gronon, Roy Lichtenstein, Matts Leiderstam, Gastone Novelli, Giulio Paolini e Pierre Toby, hanno trasformato il semplice gesto di portare in primo piano il retro della tela in un’approfondita indagine storica sul vero, l’illusione e le modalità della visione.

Nei mesi autunnali continuano inoltre le attività gratuite dell’Accademia dei bambini (ogni sabato e domenica), il progetto della Fondazione Prada dedicato all’infanzia curato da Giannetta Ottilia Latis. Dal 10 ottobre al 8 novembre 2015 è proposto un percorso a tema ideato dal professore Roberto Pittarello sull’arte postale, mentre dal 14 novembre al 20 dicembre 2015 è organizzato un laboratorio creativo dal titolo “Il falò, la neve e la luce d’inverno”, diretto dall’artista e autore teatrale Marcello Chiarenza.

Immagini: fondazioneprada;