Nell’elegante, tranquilla e defilata via Margutta a Roma si trova, al numero 53b, la Sartoria Giuliva, una nuova sartoria aperta lo scorso 15 febbraio da Vittorio D’Agostino e Gherardo.

Salernitati e amici d’infanzia, i due hanno percorso strade diverse diventando Vittorio consulente presso l’azienda di famiglia e Gherardo avvocato. Dopo aver vestito per anni abiti realizzati in sartoria ed essere stati a loro volta apprendisti presso varie sartorie, la loro passione li ha portrati a compiere un grande passo: aprire a Roma una sartoria napoletana che realizzasse abiti secondo i loro codici di eleganza e di stile.

“La sartoria è una poesia -spiega Vittorio a MIME- poiché è unica ed affascinante. Mi emoziona vedere i sarti lavorare ed al tempo stesso vedere il capo realizzato. Purtroppo però non tutti riescono a comprendere questo mondo così affascinante.”.

Dislocato su due livelli, il negozio presenta al piano terra una parte “ready-to-wear” in cui vengono esposti tessuti (quelli di Dormeuil). Giacche, camicie e pantaloni vestono i manichini mostrando il know-how della Sartoria. Il secondo piano è adibito a salotto per accogliere il cliente nella maniera più calorosa.

– Perchè avete deciso di aprire una sartoria a Roma e non a Milano, Firenze o Napoli? E da cosa deriva il nome “Giuliva”.

– Abbiamo scelto Roma, poiché questa città ci sembrava il punto di raccordo fra l’eleganza europea e quella napoletana. Realizziamo infatti capi di sartoria napoletana rivolti ad un pubblico romano, colto e raffinato. Il nome Giuliva deriva dalla passione di Gherardo per la le biciclette. La sua prima biciletta infatti si chiamava Giuliva e così abbiamo deciso di dare lo stesso nome anche alla Sartoria. Tanti i progetti futuri da fare insieme al mondo delle due ruote.

-Quali sono i vostri clienti? Avete un pubblico giovane o di età?

– Il nostro pubblico è molto giovane. Si tratta di una fascia di età dai 25 ai 45 anni, ovviamente con varie eccezioni. Il motivo sta nel fatto che sempre di più i giovani si affacciano al mondo del lusso e dell’eleganza e vengono attratti dalla poesia della sartoria.

– Quanto costano una vostra camicia ed un vostro abito?

– Il prezzo di una camicia interamente realizzata a mano e su misura si aggira intorno ai 180€. Il costo un abito realizzato coi tessuti Dormeuil  si aggira intorno ai 1800€ per poi salire in base alle richieste del cliente.

– Perchè, a differenza di altri vostri colleghi, avete deciso di creare un prodotto “democratico” o, per dire meglio, ad un prezzo accessibile?

– Il costo risponde al giusto rapporto qualità-prezzo. Non è un prodotto ready-to-wear, poichè per una giacca su misura, come tutte quelle da noi create, il tempo di realizzazione è di minimo 60 ore. Non volevamo ingannare il nostro cliente aggiungendo costi inesistenti quali quello del “nome”, della “griffe”. Siamo una piccola realtà – abbiamo sei sarti che lavorano per noi- che punta ad un’eccellenza di nicchia e ad un pubblico prevalentemente europeo, anche se -confessa Vittorio con fare orgoglioso- abbiamo una nostra clientela anche negli Emirati Arabi.

– Intendete la sartoria e la realizzazione di un capo sartoriale come Alta Moda per la moda maschile?

– Assolutamente sì, poiché si tratta di un prodotto unico nel suo genere. Anche se il mondo della moda maschile è molto limitato poiché è difficile creare qualcosa di nuovo. E’ possibile però riadattarlo, renderlo nuovo con nuove proporzioni e piccoli accorgimenti. Nel nostro caso, la giacca maschile presenta tre bottoni, di cui uno di questi, il terzo, assolutamente da non abbottonore, ha l’asola (fatta a mano) ma al contrario e, gli spacchi posteriori della giacca sono più accentuati rispetto alle altre giacche realizzate in sartoria.

– Vi sono secondo voi punti di contatto fra fashion e sartoria?

– No assolutamente no, perchè la moda cambia, muta mentre la sartoria è per sempre. Una giacca di Armani sarà sì timeless, però ogni sei mesi deve essere aggiornata, nuova, mentre per quanto riguarda la sartoria è il cliente a creare il proprio abito. E, ovviamente, l’abito creato su misura sarà per sempre. Inoltre, colui che acquista Prada non comprerà mai un abito realizzato in sartoria, poichè non è il suo mondo. Non c’è niente di male a non apprezzare il mondo della sartoria, però riconosciamo che è difficile, se non impossibile, trovare un punto di contatto fra questi due universi.

– Che ne pensate del mondo della moda, della stampa e dei fashion bloggers. E quanta influenza può avere un blog di moda o un articolo di giornale su di voi.

– Il mondo della moda è sicuramente qualcosa di molto affascinante, ma non ci appartiene, noi preferiamo essere riservati, esclusivi. Quando qualcuno entra qui sa benissimo di entrare in un altro mondo, fuori dalla quotidianità. Un mondo fatto di accortezze, cure ed estremo lusso. Il lusso è per noi il tempo di dedicare attenzione ad una cosa, il tempo per godere della propria vita.

Vi sono blogger e blogger dipende dalla qualità del loro prodotto. La cosa però che ci preoccupa è che questi sono troppi! Oramai ogni giorno nascono nuovi blog!

Sicuramente la stampa può influenzare il nostro cliente che, accorto, informato e pronto a scoprire nuove chicche del made to measure, va a sfogliare i giornali di settore.

– Quali sono i tre capi che non possono mancare nel guardaroba di un vero gentleman?

– Sicuramente il frac, una giacca blu ed una camicia bianca. Il frac è per le occasioni più eleganti ma un uomo con la camicia bianca, un paio di jeans o pantaloni ed una giacca blu è elegantissimo.

– Pensate che l’atteggiamento o il modo come viene indossato un capo sartoriale possa fare la differenza?

– Indubbiamente, la moda così come la sartoria è fatta di “attitudes”. Ora più che mai conta il garbo e come una persona indossa un abito

.– Che ne pensate dell’affermazione di Brunello Cucinelli che “la pochette per un uomo è come la borsa per una donna, non deve mai mancare”.

– Secondo noi non è vero, ribattiamo con il motto di Antonio De Curtis: “prima di uscire, guardati allo specchio e togliti le prime tre cose che ti vengono in mente, solo così sarai pronto per uscire”.

– Quali sono le vostre icone di stile italiano?

– Sicuramente Gianni Agnelli, un grande maestro di eleganza e sartoria.

Immagini: Instagram/sartoriagiuliva