Must degli anni ’90, il body torna a far parlare di sé.
Versatile quanto audace, riappare in tutto il suo fascino, declinato in ogni stile: basico per il daywear, ricercato per la sera, abbinato a jeans, shorts, gonne ampie o ultrafascianti. Ottenendo sempre lo stesso effetto: risaltare la femminilità.
Ma gli anni ’90, sono solo il ricordo più recente del body come passepartout. Basti pensare ai costumi di ballerine e ginnaste, a Brigitte Bardot, mentre balla, sventolando la gonna e mostrando il grazioso body nero nella celebre scena di “E Dio creò la donna” o alla disco dance anni ’70, quando diventa sexy e provocante, indossato da Jane Fonda.
Il body fa parte del guardaroba di ogni epoca. E, dopo essere rimasto per tanto tempo celato sotto giacche e maglioni, esce allo scoperto. Nonostante il pericolo della ‘totale aderenza’, rimane un capo irrinunciabile, nella sua semplicità.
Oggi si rinnova con interpretazioni ricercate, con profonde scollature, total black, luccicante o effetto nude e, must di stagione lace-up, stringato ad altezza del seno.
Le celeb e le influencer di tutto il mondo danno il buon esempio; tra le pioniere Kim Kardashian (e le sue curve), passando per la sorella Kendall Jenner, Gigi Hadid, Emily Ratajkowski e Chiara Ferragni.
Alternativa ai cropped tops, che hanno affollato le passerelle nelle scorse stagioni, segue il trend dell’haute lingerie. Insieme a reggiseni di materiali preziosi che si svelano da bluse e top, corpetti che perdono la loro funzione pratica e sottovesti da mixare nel daywear, il body ritorna a essere un capo che è un peccato nascondere.
Martina Salvadeo